Le istruzioni per allungare il congedo parentale all’80% della retribuzione, previsto dalla Legge di Bilancio al momento solo per l’anno 2024. Ricordiamo che il beneficio riguarda i soli lavoratori dipendenti.
Dall’INPS le istruzioni operative e amministrative in materia di indennità di congedo parentale per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, a seguito della modifica all’art. 34, comma 1, del D.Lgs. n. 151/2001 apportata dalla legge di Bilancio 2024. Quest’ultima, infatti, ha disposto l’elevazione dell’indennità al 60% della retribuzione (80% per il solo 2024) per un ulteriore mese di congedo parentale dei tre spettanti a ciascun genitore e non trasferibili all’altro.
Ricompresi in questo range anche i genitori adottivi o affidatari/collocatari. Come riportato nella Circolare INPS del 18 aprile, l’elevazione dell’indennità riguarda esclusivamente i lavoratori dipendenti e interessa tutte le modalità di fruizione del congedo parentale (intero, frazionato a mesi, a giorni o in modalità oraria). Esclusi, dunque, gli autonomi.
Il congedo parentale all’80%: l’applicazione per il 2024
L’articolo 1, comma 179, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (cd. Legge di Bilancio 2024) ha modificato il comma 1 dell’articolo 34 del D.Lgs 26 marzo 2001, n. 151, recante “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”, disponendo l’elevazione, dal 30% al 60% della retribuzione, dell’indennità di congedo parentale per un’ulteriore mensilità da fruire entro il sesto anno di vita del figlio (o entro 6