Durante l’emergenza Covid era stato introdotto il lavoro a distanza per genitori di bambini sotto i 14 anni e persone a rischio contagio. Questo diritto era stato prorogato fino alla fine di marzo 2024. Dallo scorso 1 aprile, dunque, l’accesso allo smart working sarà basato su accordi individuali tra lavoratore e datore, segnando una transizione verso una regolamentazione più ordinaria del lavoro a distanza. Facciamo il punto sulle principali novità…
Nel corso dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Decreto Rilancio ha disciplinato il diritto allo svolgimento della prestazione lavorativa con la modalità del lavoro a distanza, a beneficio di una serie di categorie lavorative.
Ci riferiamo in particolare a:
- dipendenti con almeno un figlio minore di 14 anni;
- soggetti maggiormente esposti al rischio di contagio da Covid-19.
Il diritto allo smart working per i soggetti citati è stato da ultimo prorogato fino al 31 marzo 2024 a norma del Decreto Anticipi (D.L. 18 ottobre 2023 numero 145, convertito in Legge 15 dicembre 2023 numero 191).
In assenza di ulteriori proroghe disposte dal legislatore, a partire dallo scorso 1° aprile 2024 l’accesso al lavoro agile è subordinato, per tutti i lavoratori dipendenti, al rispetto della disciplina ordinaria, rappresentata dalla Legge 22 maggio 2017 numero 81.
Analizziamo la questione in dettaglio.
Smat Working: cosa è cambiato da 1 aprile 2024?
Come anticipato, dal 1° aprile 2024 è venuto meno il diritto allo smart