All’interno dei decreti delegati di riforma fiscale dovrebbe finalmente trovare spazio anche la possibilità di ammortamento degli immobili (gli studi) acquistati dai professionisti per lo svolgimento dell’attività. L’intento della riforma vorrebbe essere quello di uniformare il trattamento fiscale degli immobili strumentali dei professionisti, eliminando la disparità tra acquisto e leasing. Attualmente, infatti, il leasing gode di vantaggi fiscali maggiori rispetto all’acquisto. La riforma introdurrebbe la deducibilità delle quote di ammortamento per gli acquisti, influenzando anche la tassazione delle plusvalenze. Restano incertezze sulla reale convenienza di questa modifica.
Uno dei prossimi decreti legislativi in attuazione della delega fiscale dovrebbe equiparare il trattamento fiscale degli immobili posseduti dai professionisti ed utilizzati come beni strumentali nell’esercizio dell’attività professionale.
Immobili dei professionisti: le attuali regole IRPEF
In base alle disposizioni attualmente in vigore, in particolare secondo quanto previsto dall’art. 54 del TUIR, la disciplina fiscale penalizza l’acquisto dei predetti immobili rispetto all’utilizzo degli stessi sulla base di contratti di locazione finanziaria.
Il caso del leasing
Se il contratto di locazione finanziaria avente ad oggetto la sede dello studio professionale è stato stipulato dal 1° gennaio 2014 il relativo canone è integralmente deducibile.
Invece, il costo sostenuto per l’acquisto di un immobile strumentale non è deducibile con la procedura di ammortamento, con l’unica eccezione degli acquisti effettuati nel triennio 1° gennaio 2007 – 31 dicembre 2009.
Il leasing immobiliare, sulla base delle disposizioni attualmente in vigore, attribuisce notevoli vantaggi fiscali concorrendo alla riduzione del reddito professionale imponibile in conseguenza della deducibi