Con il Piano Transizione 5.0 viene previsto un contributo, sotto forma di credito d’imposta, per tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che comportano una riduzione dei consumi energetici alle condizioni, nelle misure ed entro i limiti di spesa stabiliti dalle norme.
Con la pubblicazione del decreto legge n. 19/2024 (in Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2 marzo 2024) e delle disposizioni attuative del PNRR in esso contenute, è stato dato il via libera anche al nuovo credito d’imposta per gli investimenti effettuati nel biennio 2024-2025 in relazione al Piano transizione 5.0; la novità è contenuta nell’articolo 38.
La finalità della misura è sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese; vediamo di analizzare il contenuto dell’importante novità con l’aiuto anche del dossier, che accompagna la conversione in legge del decreto PNRR, dell’Ufficio Studi della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica (n. 248, dell’11 marzo 2024).
Istituzione del credito di imposta Piano transizione 5.0
Il comma 1, dell’articolo 38, istituisce, all’esplicito scopo di sostenere il processo di transizione digitale ed energetica delle imprese, in attuazione di quanto previsto dalla decisione del Consiglio ECOFIN dell’8 dicembre 2023 e, in particolare, di quanto disposto in relazione all’Investimento 15 – Transizione 5.0, della Missione 7 – REPowerEU, il Piano Transizione 5.0.
Si istituisce, pertanto, un contributo, sotto forma di credito d’imposta, a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa, che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici alle condizioni, nelle misure ed entro i limiti di spesa stabiliti dalle norme in esame.
Piano transizione 5.0: condizioni di ammissione ed esclusioni
Sono escluse dall’agevolazione le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o sottopost