Con una serie di pronunce la Sezione tributaria della Corte di Cassazione ha chiarito il regime di tassazione della clausola penale ai fini dell’imposta di registro, sconfessando la tesi seguita da diversi uffici dell’Agenzia delle Entrate.
La clausola penale: brevi cenni
Secondo l’art. 1382 codice civile, la clausola penale è:
«la clausola, con cui si conviene che, in caso di inadempimento o di ritardo nell’adempimento, uno dei contraenti è tenuto a una determinata prestazione».
Essa ha l’effetto di predeterminare (e anche di limitare, salvo che non sia convenuta anche la risarcibilità del danno ulteriore) la liquidazione del danno in caso di inadempimento, sollevando il creditore dall’onere di provare il danno. In altri termini, la penale…
…«contiene una liquidazione convenzionale anticipata del danno, nel senso che elimina la necessità per il creditore di provare, oltre all’inadempimento, l’entità del danno subito»[1].
Pur essendo pacifico che la penale abbia una funzione accessoria, e che pertanto non possa operare in caso di contratto invalido, è dibattuto in dottrina se tale convenzione rappresenti una clausola accidentale del contratto, recependone la disciplina in tema di forma, prova, prescrizione[2], o se sia un negozio giuridico a sé stante, dotato di una propria causa.