Ecco le regole per accedere al beneficio, noto come decontribuzione Sud, fino al 30 giugno 2024: l’autorizzazione UE, i datori di lavoro interessati, i casi di spettanza ed il calcolo della decontribuzione stessa.
Il Messaggio Inps del 28 dicembre 2023 n. 4695 ha reso nota la decisione della Commissione europea di prorogare l’applicabilità della misura detta Decontribuzione Sud fino al 30 giugno 2024.
Analizziamo la novità in dettaglio.
Decontribuzione Sud: autorizzazione UE
L’esigenza di garantire la piena operatività della misura anche oltre il 31 dicembre 2023 ha portato le Autorità italiane a notificare alla Commissione europea, nelle date del 5 e 7 dicembre 2023, le modifiche al regime di aiuto esistente.
Grazie alla decisione C(2023) final del 15 dicembre 2023 la Commissione UE ha prorogato l’applicabilità della decontribuzione in oggetto fino al 30 giugno 2024:
“ritenendo che le misure di sostegno nazionali possano aiutare effettivamente le imprese colpite dalle gravi perturbazioni dell’economia causate dall’aggressione russa all’Ucraina, dalle sanzioni imposte dall’Unione europea o dai suoi partner internazionali, nonché dalle contromisure economiche adottate finora dalla Russai, preservando i livelli di occupazione” (Messaggio numero 4695/2023).
Proroga fino al 30 giugno 2024
In forza dell’autorizzazione europea i benefici rappresentati da Decontribuzione Sud potranno trovare applicazione fino al mese di compete