Dal 29 novembre sarà possibile inviare le domande per il Voucher consulenza innovazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il voucher è destinato a PMI e reti d’impresa per investire in trasformazione digitale e ammodernamento aziendale.
Con un fondo di 75 milioni di euro, i voucher coprono fino al 50% dei costi per le PMI e 80.000 euro per reti d’impresa. Requisiti e procedure su Agevolazioni.dgiai.gov.it.
Voucher consulenza in innovazione: domande in scadenza
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stabilito i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’erogazione del voucher per consulenza in innovazione.
Il voucher riguarda le imprese PMI e le reti di impresa con riferimento al fine di sostenere l’acquisito di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, nonché di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione del voucher ammontano a euro 75.000.000,00 (settantacinquemilioni/00).
Soggetti che possono beneficiare del Voucher consulenza in innovazione
La misura Voucher per consulenza in innovazione, è aperta alle micro, piccole e medie imprese con la sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale ed iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente ovvero alle reti di imprese, costituite esclusivamente da micro, piccole e medie imprese ed aventi un numero di imprese aderenti non inferiore a tre (nel caso di specie il contratto di rete deve prevedere obiettivi strategici di innovazione e di innalzamento della capacità competitiva delle imprese aderenti).
Le spese ammissibili
Le spese per consulenza che risultano ammissibili sono le seguenti:
- processi di trasformazione tecnologica e digitale:
- big data e analisi dei dati; – cloud, fog e quantum computing;
- cyber security;
- integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo-macchina;
- manifattura additiva e stampa tridimensionale;
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
- programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi e sviluppo commerciale verso mercati;
- programmi di open innovation;
- processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa:
- applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
- avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.
- applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
Soggetti che possono fornire la consulenza specialistica
Le prestazioni devono essere obbligatoriamente fornite da manager o da una società di consulenza iscritti nell’apposito elenco costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete nella cui struttura viene temporaneamente inserito (decreto direttoriale 19 ottobre 2023).
Nota: il contratto di consulenza deve essere sottoscritto da entrambe le parti dopo la presentazione della domanda ovvero entro trenta giorni dalla concessione del contributo e avere una durata non inferiore a nove mesi e non superiore a quindici mesi dalla data del decreto di concessione delle agevolazioni.
Importo del voucher
La misura prevede un voucher a fondo perduto pari a:
- micro e piccole imprese: 50% dei costi sostenuti, fino ad un massimo di 40.000 euro;
- medie imprese: 30% dei costi sostenuti, fino ad un massimo di 25.000 euro;
- reti di imprese: 50% dei costi sostenuti, fino ad un massimo di 80.000 euro.
Compilazione e invio delle domande di accesso
La procedura di accesso si svolge con le seguenti modalità operative:
- verifica preliminare requisiti di accesso: dalle ore 12.00 del 19 ottobre 2023 tramite la procedura informatica disponibile al link https://Agevolazioni.dgiai.gov.it;
- compilazione domanda di accesso: dalle ore 12.00 del 26 ottobre 2023 ed entro le ore 12.00 del 23 novembre 2023 tramite la procedura informatica disponibile al link https://Agevolazioni.dgiai.gov.it;
- invio delle domande: l’invio dell’istanza di accesso è possibile dal 29 novembre 2023 (le reti non dotate di soggettività giuridica e i soggetti amministrati da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura informatica può avvenire solo previo accreditamento degli per poter presentare le istanza devono risultare accreditati e pertanto inviare via Pec all’indirizzo managerinnovazione@pec.mise.gov.it la richiesta di accreditamento alla procedura informatica).
La documentazione necessaria
In fase di presentazione della domanda occorre trasmettere la seguente documentazione:
- domanda di agevolazione redatta secondo lo schema di cui all’allegato 1 per le PMI, ovvero all’allegato 2 per le reti;
- offerta sottoscritta digitalmente dal manager qualificato ovvero dal legale rappresentante della società di consulenza.
L’accesso alla procedura necessita il possesso della Carta nazionale dei servizi ed è riservato al rappresentante legale del soggetto richiedente come risultante dal certificato camerale (in seguito è possibile conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la presentazione della domanda).
Al fine della compilazione della domanda di agevolazione, è richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva.
Nota: lo sportello rimarrà aperto fino ad esaurimento fondi pari a 75 milioni di euro e le domande inviate verranno ammesse sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.
Fonte: Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il decreto direttoriale 16 ottobre 2023.
A cura di Celeste Vivenzi
Martedì 28 novembre 2023