Litisconsorzio nel processo tributario: quando è obbligatorio?

di Gianfranco Antico

Pubblicato il 16 novembre 2023

Il litisconsorzio nel processo tributario: chiariamo quando è obbligatorio. Analizziamo: regole generali, società e soci parte dello stesso processo, chiamata in giudizio di altre parti, intervento volontario, disciplina formale degli interventi, rimessione in termini, simultaneus processus.

La Corte di Cassazione fissa ancora una volta dei principi in materia di litisconsorzio che meritano di essere ricordati e che ci consentono un focus sulla questione.

 

Litisconsorzio nel processo tributario: i  principi espressi dalla Cassazione

litisconsorzio processo tributarioIndichiamo i principi espressi dagli Ermellini:

  • in materia tributaria, l'unitarietà dell'accertamento che è alla base della rettifica delle dichiarazioni dei redditi delle società di persone e delle associazioni di cui all'art. 5 del T.U. n. 917/86 e dei soci delle stesse e la conseguente automatica imputazione dei redditi a ciascun socio, proporzionalmente alla quota di partecipazione agli utili ed indipendentemente dalla percezione degli stessi,
    comporta che il ricorso tributario proposto, anche avverso un solo avviso di rettifica, da uno dei soci o dalla società riguarda inscindibilmente sia la società che tutti i soci, salvo il caso in cui questi prospettino questioni personali, sicché tutti questi soggetti devono essere parte dello stesso procedimento e la controversia non può essere decisa limitatamente ad alcuni soltanto di essi; siffatta controversia, infatti, non ha ad oggetto una singola posizione debitoria del o dei ricorrenti, bensì gli elementi comuni della fattispecie costitutiva dell'obbligazione dedotta nell'atto autoritativo impugnato, con conseguente configurabilità di un caso di litisconsorzio necessario originario”;
     
  • il ricorso proposto anche da uno soltanto dei soggetti interessati impone l'integrazione del contraddittorio, ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 546/92 (salva la possibilità di riunione ai sensi del successivo art. 29, dello stesso D.Lgs. n. 546/92)
    ed il giudizio celebrato senza la partecipazione di tutti i litisconsorzi necessari è affetto da nullità assoluta, rilevabile in ogni stato e grado del procedimento, anche di ufficio (Cass., Sez. U., 4 giugno 2008, n. 14815; 14 dicembre 2012, n. 23096; 28 novembre 2014, n. 25300; 20 aprile 2016, n. 7789; 25 giugno 2018, n. 16730; 30 ottobre 2018, n. 27603)”;
  • ove in sede di legittimità venga rilevata una violazione delle norme sul litisconsorzio necessario, non evidenziata né dal Collegio di primo grado (che avrebbe dovuto disporre immediatamente l'integrazione del contraddittorio, ovvero riunire i processi in ipotesi separatamente instaurati dai litisconsorti necessari, ai sensi dell'art. 29 del D.Lgs. n. 546/92), né dal Collegio d'appello (che avrebbe dovuto rimettere la causa al primo giudice, ai fini dell'integrazione del contraddittorio con tutti i soci della società contribuente, ai sensi dell'art. 59, comma 1, lett. b) del D.Lgs.n.546/92),...
    deve disporsi, anche d'ufficio, l'annullamento delle pronunce emesse a contraddittorio non integro, con rinvio della causa al primo giudice, ai sensi dell'art. 383 ultimo comma, cod. proc. civ. (Cass., Sez. U., 16 feb