Esaminiamo il caso di un commerciante di auto, residente in Italia, il quale normalmente effettua acquisti di autovetture e autocaravan destinati alla rivendita. Nello specifico, acquista il bene da destinare alla propria attività di noleggio senza conducente.
A luglio effettua l’acquisto intracomunitario di un veicolo e nel mese di ottobre emette fattura ad una società di leasing affinché quest’ultima, una volta immatricolato il mezzo di trasporto, le conceda in locazione al cedente medesimo.
In altre parole, viene posta in essere un’operazione di lease-back. Si chiede di analizzare gli obblighi IVA da assolvere.
L’argomento oggetto di analisi verte sul versamento dell’IVA per gli autoveicoli, motoveicoli e loro rimorchi oggetto di operazioni intracomunitarie e non solo, che dunque coinvolgono operatori di altri Stati membri dell’UE o di alcuni Paesi extra-UE, puntando il mouse sul caso del lease-back
Versamento dell’IVA antecedente l’immatricolazione
Per questi, dal 3 dicembre 2007, vige l’obbligo di effettuare il versamento dell’IVA dovuta sull’operazione a mezzo modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” ovvero, nel caso delle importazioni, di attestare l’assolvimento dell’imposta attraverso certificazione doganale (art. 1, comma 9 – 10 del DL 3.10.2006 n. 262).
Nello specifico, la norma appena citata – in relazione ad autoveicoli, motoveicoli e loro rimorchi, anche nuovi – prevede che:
- ai fini dell’immatricolazione o della successiva voltura dei predetti veicoli oggetto di acquisto intracomunitario a titolo oneroso, la relativa richiesta sia corredata di copia del modello F24 (Provvedimenti Agenzia delle Entrate 29.3.2010 e 7.8.2009), ai sensi dell’art. 17 del DLgs. 241/97, recante, per ciascun mezzo di trasporto, il numero di telaio e l’ammontare dell’IVA assolta in occasione della prima cessione interna;
- l’immatricolazione dei citati veicoli oggetto di importazione sia subordinata alla presentazione della certificazione d
