Esaminiamo come gestire i casi di mancata fruizione delle ferie non ancora godute da parte dei lavoratori e quali sono gli obblighi a carico del datore di lavoro nonché le sanzioni in cui può incorrere nei casi di violazione delle relative norme di legge.
Attenzione alla scadenza del 21 agosto 2023
Come noto, il godimento delle ferie annuali retribuite è previsto dall’art. 36 della Costituzione, comma 3, e la fruizione è un diritto irrinunciabile (qualsiasi patto contrario è nullo e le Ferie non godute non possono essere sostituite dalla relativa indennità (Cassazione n. 9760 /2000). Pertanto, i datori di lavoro sono tenuti a verificare il godimento delle ferie non godute da parte dei lavoratori tenendo in considerazione che la mancata fruizione delle ferie può dare origine all’irrogazione di specifiche sanzioni amministrative e all’obbligo di versamento anticipato dei contributi previdenziali sull’importo della retribuzione relativa alle ferie non godute.
Nota: nel caso di specie, a fronte delle quattro settimane canoniche di ferie retribuite spettanti, due settimane devono essere godute nel corso dell’anno di maturazione e le restanti due settimane entro i 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione (in caso contrario il datore di lavoro è obbligato a versare la relativa contribuzione previdenziale entro il mese di agosto del secondo anno successivo ovvero, per le ferie maturate e non godute nell’anno 2021, entro il prossimo 20 agosto 2023.
La gestione delle ferie: la normativa generale
Come detto in premessa