Bonus Sud nel Molise: non sempre possibile la compilazione del prospetto Aiuti di Stato

di Vito Dulcamare Giuseppe Dulcamare

Pubblicato il 4 agosto 2023

Il software per la compilazione della dichiarazione dei redditi non consente di indicare il bonus Sud spettante alle imprese del Molise per gli investimenti effettuati nei comuni che rientrano nella nuova Carta degli aiuti, originando un errore bloccante che impedisce la trasmissione della dichiarazione dei redditi 2023.
L’aggiornamento del software è assolutamente necessario per consentire, quando è possibile, anche il trasferimento del credito a favore dei soci, i quali dovrebbero comunque andare esclusi da sanzioni per inadempimenti a loro non imputabili.

bonus sud molise quadro aiuti statoIl 2 dicembre 2021, con decisione C (2021) 8655 final, la Commissione europea ha approvato, per l’Italia, la Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, sostituendo così la precedente Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020 C (2014) 6424 final del 16 settembre 2014, come modificata dalla decisione C (2016) 5938 final del 23 settembre 2016.

La nuova Carta, in vigore dal 1° gennaio 2022, ridefinisce in parte le aree agevolate e introduce nuove misure massime di agevolazioni a finalità regionale; per quanto riguarda più specificatamente il bonus sud e il bonus ZES, l’art. 1, comma 175 della legge n. 234/2021 ha modificato la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti nelle aree svantaggiate del sud, stabilendo, da una parte, l’applicazione della nuova Carta per quanto riguarda la localizzazione degli investimenti agevolati a finalità regionale e, dall’altra, ha mantenuto le misure massime previste dalla precedente Carta degli aiuti anche per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022.

Una delle novità principali contenute nella nuova Carta è rappresentata dall’estensione all’intero territorio dl Molise nell’ambito delle zone agevolate, mentre la precedente Carta individuava i singoli comuni ammessi alle agevolazioni a finalità regionale.

Dal 1° gennaio 2022, quindi, il bonus Sud spetta per gli investimenti effettuati nelle strutture produttive dell’intero territorio della Regione Molise.

Tale novità, però, non ha ancora trovato applicazione nella compilazione del prospetto degli aiuti di Stato contenuto nel quadro RS della dichiarazione dei redditi, in quanto il rigo RS401 consente di indicare il bonus sud unicamente per gli investimenti nei comuni riconosciuti nella precedente Carta degli aiuti, originando quindi un errore bloccante che impedisce la trasmissione della dichiarazione dei redditi.

 

Bonus Sud esteso al Molise: problemi di compilazione del quadro Aiuti di Stato

Un esempio chiarirà meglio la questione...

Si ipotizzi di avere maturato il diritto al bonus sud per investimenti effettuati nel 2022 in una struttura produttiva di un comune non compreso nella precedente Carta degli aiuti.

La compilazione del quadro RU non presenta alcun problema:

 

bonus sud molise quadro aiuti stato

 

Trattandosi di un aiuto di Stato fiscale automatico, la compilazione del quadro RU impone la compilazione del prospetto degli aiuti di Stato al rigo RS401:

 

bonus sud molise quadro aiuti stato

 

Senonché, quando si procede al controllo entratel per la trasmissione della dichiarazione, il controllo origina un errore bloccante proprio nella compilazione del rido RS401, con la precisazione che l’agevolazione non è fruibile nel comune indicato:

 

quadro rs modulo 1

 

La situazione che viene così a crearsi non consente la trasmissione della dichiarazione, nemmeno ove si voglia escludere la compilazione del prospetto degli aiuti di Stato; infatti, in una simile eventualità, il blocco verrebbe originato dalla presenza di un aiuto di Stato automatico nel quadro RU e nell’assenza dell’obbligatorio prospetto.

 

Errore bloccante in fase di controllo: la soluzione possibile

Unica soluzione all’inconveniente pare essere rappresentato da un immediato intervento sul software che, per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 nella regione Molise, ammetta la compilazione del rigo RS401, senza originare alcun errore bloccante, indicando unicamente il codice della regione e non quello del comune, ovvero riconoscere come ammissibili gli investimenti effettuati in tutti i comuni della regione.

Per intervenire ci sarebbe tutto il tempo necessario prima della scadenza del termine per la trasmissione della dichiarazione.

Tuttavia, si ritiene che la modifica del software debba essere effettuata al più presto in considerazione del fatto che, in alcune particolari situazioni, la trasmissione della dichiarazione costituisce presupposto per fruire della stessa.

E’ noto[1], infatti, che l’utilizzo del crediti d’imposta in capo ai soci o partecipanti all’impresa familiare è subordinato ad una serie di adempimenti da parte dell’impresa beneficiaria e da parte dei soci e partecipanti.

In particolare, l’utilizzo del credito in capo ai soci o partecipanti è subordinato alla trasmissione prima della dichiarazione dei redditi dell’impresa e poi dalla trasmissione della dichiarazione dei redditi da parte di ciascun socio o partecipante, nell’ambito delle quali viene data evidenzia del credito maturato e di quello trasferito.

Non potendo trasmettere le dichiarazioni, taluni soci/partecipanti potranno venirsi a trovare nell’impossibilità di procedere a compensare il bonus loro attribuito dall’impresa, il che potrebbe originare l’omesso, l’insufficiente o il tardivo versamento delle imposte dovute in base alla dichiarazione.

In altri termini, se la dichiarazione della società/impresa non può essere trasmessa a causa di un errore bloccante, l’intera proceduta non può seguire il suo corso, creando non pochi disagi in capo ai soci/partecipanti i quali non possono utilizzare la quota di credito loro spettante e, quindi, possono risultante inadempienti ai propri obblighi in tema di versamento delle imposte.

 

Nessuna sanzione per causa non imputabile al singolo contribuente

La questione che si intende sollevare è se le sanzioni conseguenti al mancato o insufficiente versamento delle imposte debbano restare a carico del singolo contribuente, nonostante l’impedimento all’utilizzo del bonus trovi origine unicamente in una lacuna del software di redazione delle dichiarazioni fiscali.

Al riguardo, si ritiene che nessun contribuente debba essere punito se l’inadempimento dell’obbligo di versamento non dipende da una decisione a lui imputabile, ma dall’impossibilità di attuare una procedura ampiamente riconosciuta dall’Agenzia delle entrate.

In pratica, si richiede che la modifica del software debba essere accompagnato anche da un provvedimento che escluda l’applicazione delle sanzioni per omesso, insufficiente o tardivo versamento delle imposte in capo ai soggetti ai quali il bonus sud risulti effettivamente trasferito ma tardivamente utilizzato.

 

NdR: potrebbe interessarti anche...Prospetto Aiuti di Stato: la sistemazione di errori e omissioni

 

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NOTE

[1] Cfr., degli stessi autori, Attribuzione dei crediti d’imposta ai soci e collaboratori familiari: modalità di compilazione del Modello F24, in www.commercialistatelematico.com del 4 novembre 2020.

 

A cura di Vito Dulcamare e Giuseppe Dulcamare

Venerdì 4 agosto 2023