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Segnaliamo una notizia sulla nuova procedura di composizione della crisi d’impresa con richiesta di ristrutturazione del debito agevolata da impegni ESG; notizia che, riguardando una squadra di calcio (la UC Sampdoria), per certi versi ha interessato più i tifosi che i tecnici della materia.
Come noto a chi segue il mondo del calcio, il 6 febbraio 2023 il Tribunale di Genova ha ammesso la UC Sampdoria Spa alla procedura di composizione negoziata dalla crisi d’impresa, con concessione delle misure protettive previste dalla Legge, ad esclusione dei pagamenti spettanti ai dipendenti tesserati FIGC per evitare di incorrere nelle sanzioni della Giustizia Sportiva, le quali sono irrogate per l’oggettivo mancato pagamento, a prescindere.
Nonostante una situazione debitoria complessa (nel bilancio al 31/12/2021 i debiti erano complessivamente superiori a 200 milioni di euro) e lo svolgimento di un'attività d’impresa che difficilmente risulta profittevole nel medio periodo, la procedura di Composizione Negoziata della crisi sembra poter avere un esito positivo, in quanto nei termini previsti dal Codice della Crisi e dall’iscrizione al campionato di competenza (quello di Serie B), è intervenuto un investitore esterno, un cosiddetto cavaliere bianco, che ha immesso nuovi capitali, atti a rilanciare l’attività d’impresa e a perseguire un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 57 del Codice della Crisi d’impresa.
I finanziamenti erogati con garanzia Sace ai tempi del Covid
Fra i debiti della U.C. Sampdoria risultano anche finanziamenti erogati nel 2020, durante la pandemia da Covid-19, con garanzia Sace per una cifra stimata di circa 20 milioni di euro.
Ricordiamo che tale tipo di finanziamento veniva erogato dalle banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali, società di factoring, società di leasing e dagli altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, garantito da SACE e contro-garantito dallo Stato.
I finanziamenti garantiti SACE e le proposte in sede di composizione della crisi
Uno degli aspetti più complessi della gestione della crisi della Sampdoria è stato quello di gestire lo “stralcio” dei debiti; la stampa ha segnalato che la percentuale di soddisfazione proposta ai creditori è stata del 60%.
Il problema è stato con i creditori “sportivi” per i quali oltre al codice della crisi vige anche il codice di condotta della FIGC ed i finanziamente erogati con garanzia SACE (e successiva contro-garanzia statale).
Pochi giorni fa la UC Sampdoria SPA ha comunicato di aver raggiunto anche l’accordo con SACE per la ridefinizione del proprio debito.
Al momento non è noto se si è proceduto ad uno stralcio o ad una ridefinizione delle scadenze residue.
L’impegno ad azioni ESG agevola l’accordo di ristrutturazione del debito
La parte interessante del comunicato pubblicato sul sito internet della società lo scorso 12 luglio è questa (evidenziazione dell’autore):
“Parte importante dell’accordo con SACE è l’impegno della nuova proprietà a promuovere concrete iniziative su tematiche ESG, a sostegno del tessuto sociale, a supporto dei giovani e delle fasce sociali più deboli, nell’ambito di un percorso condiviso con SACE stessa.
In linea con gli obiettivi dell’accordo di ristrutturazione sarà garantito, tra gli altri, l’accesso gratuito alle strutture sportive di U.C. Sampdoria per i minori appartenenti a famiglie a basso reddito e per soggetti con disabilità, nonché saranno organizzati eventi sportivi i cui proventi saranno devoluti in beneficenza, oltre a visite educative presso istituti scolastici di Genova”.
I fattori di tipo ambientale, sociale e di governo societario sono quei fattori che qualificano una attività come sostenibile e rappresentano i cosiddetti fattori ESG, che sono e saranno sempre più importanti nel concetto di Finanza Sostenibile e nel rapporto banca impresa (si veda quanto illustrato da Banca d’Italia).
Nel nostro caso appare importante segnalare che la scelta di comportamenti e scelte ESG a favore delle fasce sociali più deboli è diventato un fattore non finanziario alla base di un accordo di ristrutturazione del debito; ovviamente la natura pubblica del Gruppo SACE ha facilitato questa opportunità.
Precisiamo che l'acronimo ESG si riferisce a tre aree principali: Environmental (ambiente), Social (società) e Governance, sostanzialmente si pone l'obiettivo di investire per generare sia un ritorno finanziario sia un impatto ambientale e sociale positivo, concreto e misurabile.
Le conseguenze per l'azienda in crisi
In pratica sembra nascere una nuova opzione in sede di composizione negoziata della crisi, ovviamente in fase di continuità aziendale, sfruttando i comportamenti ESG e la finanza sostenibile: appare possibile agevolare gli accordi senza costi immediati e diretti per il debitore in crisi.
Le società che aprono una procedura di composizione negoziata sono strutturalmente in fase di stress finanziario pertanto la possibilità di ristrutturare i debiti, alleggerendo gli esborsi finanziari immediati, risulta fondamentale.
Ovviamente andrà valutato il costo dei futuri adempimenti ESG, che nel caso in questione comportano anche benefici a livello di immagine.
Si dovrà monitorare la chiusura della procedura di composizione della crisi della Sampdoria in attesa di un’analisi dottrinaria più approfondita.
Ad oggi, la vicenda è stata seguita con un’attenzione spasmodica dalla stampa sportiva, soprattutto genovese, generando una miriade di informazioni sulla contabilità societaria e procedura di composizione negoziata, di difficile leggibilità e interpretazione.
A cura di Luca Bianchi
Sabato 22 Luglio 2023
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