La società la cui liquidazione si protrae per tanti anni si presume di comodo se il contribuente non prova l’esistenza di situazioni oggettive, indipendenti dalla sua volontà, da valutarsi in relazione alle effettive condizioni del mercato, che non hanno permesso di conseguire i ricavi minimi.
Fin dalla introduzione, nell’ormai lontano 1995, della normativa sulle società non operative (in gergo “di comodo”), lo status di “società in liquidazione” costituiva motivo valido per richiederne la disapplicazione.
Ciò in quanto si trattava di situazione oggettiva di carattere straordinario.
Nella realtà italiana, tuttavia, la liquidazione spesso dura tanti anni, che alla lunga rischiano di essere giudicati “troppi”, come nel caso giurisprudenziale che ci apprestiamo a trattare.
Il caso liquidazione societaria troppo prolungata
Ci riferiamo alla ordinanza della Cassazione n. 13336 del 16 maggio scorso.
Il caso riguarda un avviso di accertamento parziale, emesso nei confronti di una srl in liquidazione, in seguito alla verifica dello status di società non o