La maggiorazione spetta non solo a chi svolge esclusivamente attività nei settori del commercio ma anche a favore di coloro che la svolgono prevalentemente.
È stato pubblicato il provvedimento del 22 marzo 2023, siglato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, sull’incremento della deducibilità delle quote di ammortamento degli immobili utilizzati dalle imprese operanti nel commercio al dettaglio, introdotta dalla legge di Bilancio 2023.
Ammortamento dei fabbricati strumentali dei commercianti al dettaglio: cosa prevede la legge di Bilancio 2023
La legge 29 dicembre 2022, n. 197, cd. legge di Bilancio 2023, articolo 1, dai commi 65 a 69, stabilisce che le imprese che esercitano attività del commercio al dettaglio di beni deducono le quote di ammortamento in misura più agevolata rispetto al passato.
Tale modalità riguarda le imprese che operano prevalentemente in alcuni settori del commercio al dettaglio e limitatamente ai fabbricati strumentali utilizzati per tale attività.
Il comma 65, dell’articolo 1, della legge di Bilancio 2023, dispone che, per le imprese che esercitano l’attività del commercio al dettaglio (individuate più precisamente nella tabella che si riporta) le quote di ammortamento del costo dei fabbricati strumentali per l’esercizio dell’impresa siano deducibili in misura non superiore a quella risultante dall'applicazione, al costo degli stessi fabbricati, di un coefficiente fissato al 6 per cento.
La norma si applica alle imprese che operano prevalentemente in specifici settori del commercio al dettaglio e limitatamente ai fabbricati strumentali utilizzati per tale attività.
Il comma 66, dell’articolo 1, della legge di Bilancio 2023, individua le attività prevalenti valevoli a individuare il perimetro dei soggetti destinatari della norma e all’individuazione dei fabbricati strumentali oggetto della speciale deduzione.
Si tratta, i