Fattura generica e non coerente costo indeducibile

di Martino Verrengia

Pubblicato il 2 febbraio 2023

La Corte di cassazione ha chiarito che i costi relativi ad una fattura per consulenze di mercato emessa da una società del gruppo sono indeducibili, se la descrizione del documento è generica e la compagine che avrebbe fornito la consulenza fatturata non presta tale attività, secondo il proprio stesso statuto.

Indeducibilità del costo per fattura generica: un caso di Cassazione

fattura generica costo indeducibileNel caso in esame, una srl operante nel commercio all'ingrosso di frutta e verdura ed un’altra srl impugnavano gli avvisi di accertamento, ad esse rispettivamente notificati nella loro qualità di consolidata e consolidante, con cui l'Agenzia delle entrate, a seguito di verifica, aveva rideterminato il maggior reddito d'impresa, riconoscendo una certa percentuale di scarto sulla merce venduta, disconosciuto la deducibilità dei costi relativi ad una fattura per "consulenze di mercato", effettuata da altra società del medesimo gruppo perché non inerente ed aveva recuperato l'Iva su operazioni intracomunitarie per l'inidoneità della documentazione a provare l'effettività delle cessioni.

La Commissione tributaria provinciale di Prato, in parziale accoglimento dei ricorsi, riconosceva una diversa e maggiore percentuale di scarto ed ammetteva i costi relativi alla fattura per le consulenze.

La Commissione tributaria regionale della Toscana riformava la sentenza di prime cure, limitatamente ai costi, per i quali riteneva corretta la ripresa a tassazione.

Le srl accertate proponevano, pertanto, ricorso per cassazione, affidato a due motivi di diritto, di cui solo il secondo deve essere attenzionato ai fini della nostra analisi.

In partic