Certificazione Unica 2023 novità del nuovo modello

Certificazione Unica 2023 ecco le novità, che riguardano principalmente le detrazioni per figli a carico, le soglie per i fringe benefits, e l’esenzione per i redditi dei lavoratori di docenti e ricercatori rientrati in Italia,

certificazione unicaCon il provvedimento n. 14392 pubblicato il 17 gennaio scorso, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello della Certificazione Unica 2023, relativa al periodo d’imposta 2022, unitamente alle relative istruzioni per la compilazione (si veda il Diario del 19/1/2023 per le anticipazioni).

 

Certificazione Unica 2023: le novità

Tra le principali novità della CU 2023 c’è l’innalzamento a 3.000 euro del limite di esenzione dei fringe benefit, nonché la non imponibilità fino a 200 euro dei buoni benzina. Inoltre, la nuova disciplina relativa al trattamento integrativo, per la quale è previsto il riconoscimento di una somma non imponibile variabile in base al reddito.

 

I familiari a carico

Novità nei campi relativi alle detrazioni spettanti per familiari a carico (punti 362 e seguenti), che vanno compilati in base alle nuove disposizioni normative. Si ricorda infatti che con riferimento all’assegno unico e universale per i figli a carico, a decorrere dal 1° marzo 2022 cessano di avere efficacia le detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni, incluse le maggiorazioni delle detrazioni per figli, ed è abrogata l’ulteriore detrazione per famiglie numerose (in presenza di almeno quattro figli).

Nel prospetto “familiari a carico” della CU 2023, da quest’anno, vengono richiesti:
– il numero di mesi, ricompresi tra gennaio e febbraio 2022, per i quali spetta la detrazione per figli;
– il numero di mesi, a partire da marzo 2022, per i quali spetta la detrazione per figli, di età uguale o superiore a 21 anni.

 

Il regime impatriati

Spazio nella CU 2023 anche per l’esercizio dell’opzione per prorogare il regime dei redditi di docenti e ricercatori rientrati in Italia prima del 2020 e che alla data del 31 dicembre 2019 risultavano beneficiari del regime agevolato di cui al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 102028/2022. A tal proposito, l’ammontare delle somme che non hanno concorso a formare il reddito imponibile è da riportare nel punto 462 con il codice 15.

 

a cura di Danilo Sciuto

Mercoledì 1 Febbraio 2023