Le agevolazioni fiscali per ristrutturazioni di immobili e successivi trasferimenti

di Giuseppe Rebecca

Pubblicato il 17 febbraio 2023

Le quote residue per detrazioni fiscali concesse per lavori eseguiti sugli immobili hanno un trattamento differenziato, nel caso di trasferimento del bene a titolo oneroso o gratuito.
Si evidenziano delle incongruenze poco giustificabili.

L’immobile sul quale è stato effettuato l’intervento per il recupero edilizio può essere ceduto a terzi, a titolo oneroso o gratuito, prima che sia trascorso l’intero periodo previsto per il godimento delle concesse agevolazioni, agevolazioni che spettano a chi ha sostenuto le relative spese: proprietario, familiare convivente, comodatario, usufruttuario, inquilino.

Vediamo i vari casi.

 

Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni di immobili

Vendita

In questo caso se l’acquirente è una persona fisica, il diritto alla detrazione delle quote non ancora godute passa all’acquirente, saldo diverso specifico accordo tra le parti.

E il diverso accordo può risultare sia dallo stesso atto di compravendita, sia eventualmente da una successiva scrittura privata autenticata (circolare n. 7 del 2021 pag. 301).

Il riferimento temporale è al 31 dicembre; chi detiene l’immobile a tale data avrà il diritto alla detrazione, salvo diverse indicazioni nell’atto di compravendita (Confermato da circolare Agenzia Entrate n. 28/E del 25 luglio 2022, che richiama anche circolare n. 95, risposta 2.1.14 del 12 maggio 2020, circolare n. 19/E risposte n. 1.6 e 1.8 del 1° giugno 2012 e Risposta ad interpello n. 594 del 22 dicembre 2022).

Appare ovvio che all’acquirente dovrà essere fornita copia di tutta la relativa documentazione attestante il diritto.

In caso di successivi controlli e di eventuali riprese, a nostro avviso ne risponderà il venditore, essendo stato determinato il prezzo della compravendita anche sulla bas