I premi di produttività sono dei compensi aggiuntivi di importo variabile elargiti ai lavoratori del settore privato la cui erogazione è legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione (possono essere erogate anche somme sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa).
La legge di Bilancio 2023, in vigore dal 1° gennaio 2023, ha introdotto per il solo anno 2023 la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva IRPEF e delle addizionali regionali e comunali sui premi di produttività.
Detassazione premi produttività: le regole generali
La Legge n. 208/2015, salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, ha stabilito che sono soggetti ad imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali pari al 10%, entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro lordi (innalzato a 4.000 euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nella organizzazione del lavoro), i premi di risultato di ammontare variabile in relazione ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, nonché le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa (gli incrementi devono essere misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti con l’articolo 1, comma 188, della Legge di Bilancio 2016).
Nota: il limite dei 4.000 euro si realizza se l’azienda coinvolge i lavoratori nell’organizzazione del lavoro come disposto dal comma 189 dell’articolo 1 della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (coinvolgere in modo diretto e attivo i lavoratori nei processi di innovazione, di miglioramento delle prestazioni aziendali e della qualità della vita e del lavoro).