La tardiva o omessa presentazione della comunicazione all’Enea per i bonus edilizi

Una ordinanza della Cassazione si occupa del caso di detrazione delle spese sostenute per lavori di riqualificazione energetica con installazione di pannelli solari: ha valenza decadenziale la tardiva o omessa presentazione della comunicazione all’Enea per i bonus edilizi? E’ sanabile?

A corollario del sostenimento di spese detraibili, la legge talvolta impone anche degli adempimenti amministrativi, a scopo di controllo, e che di conseguenza sono posti a pena di decadenza dal diritto alla detrazione; ad esempio la comunicazione Enea per i bonus edilizi.

 

Il valore della comunicazione Enea per i bonus edilizi per la Cassazione

comunicazione eneaE’ il caso di cui si è occupata la Cassazione con ordinanza n. 34151 del 21 novembre 2022, relativamente agli interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti.

La Cassazione fa notare come l’articolo 4, comma 1, lettera b), DM 19/02/2007

afferma … chiaramente che l’omessa comunicazione preventiva all’ENEA entro un termine specifico costituisce una causa ostativa alla concessione delle agevolazioni relative agli interventi di riqualificazione energetica…

La ratio di tale previsione va rinvenuta nell’obiettivo di controllo sull’effettiva spettanza dell’agevolazione, in modo da impedire eventuali frodi e da attribuire, all’organo deputato allo svolgimento dei controlli, un termine congruo per l’adempimento della sua funzione, volta a verificare se effettivamente i lavori eseguiti, diretti a salvaguardare l’ambiente risparmiando energia o producendola in maniera “pulita”, siano meritevoli dei vantaggi fiscali.

Non è dirimente, al riguardo, il deposito dell’asseverazione del tecnico nel corso del giudizio, nonché la constatazione della effettiva esecuzione dei lavori.

In base al giudice di merito, nella sentenza capovolta dalla Cassazione, invece:

“l’invio della comunicazione all’ENEA non ha natura di controllo ma meramente ricognitiva e nulla è previsto circa il fatto che l’omessa o tardiva comunicazione produca la decadenza dall’agevolazione fiscale, la quale trova la sua ragion d’essere nell’effettività del costo sostenuto”.

Per completezza di informazione, ricordiamo che l’articolo 2, comma 1, del D.L. n. 16/2012 riconosce al contribuente la possibilità di far ricorso all’istituto della remissione “in bonis”, ossia di adempiere tardivamente rispetto al termine originario, ma a due condizioni:

  • l’adempimento deve essere effettuato prima della contestazione della violazione ovvero prima dell’inizio di accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza;
     
  • l’adempimento deve essere effettuato entro i termini di presentazione della prima dichiarazione utile, versando anche la sanzione di 250 euro.

Al riguardo, la prassi ha individuato un termine utile per trasmettere la comunicazione in quello di scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui le opere edili sono state eseguite.

 

NDR. Avevamo già anticipato qui il problema della mancata comunicazione Enea per i bonus edilizi

 

A cura di Danilo Sciuto

Venerdì 27 Gennaio 2023