E’ in partenza la campagna di lettere di compliance relative agli aiuti di Stato e de minimis per il 2018 non correttamente indicati nelle dichiarazioni fiscali….
Sono in arrivo le lettere di compliance relative alle dichiarazioni fiscali inerenti agli aiuti di Stato e de minimis irregolarmente compilati per l’anno 2018.
In caso di errore, occorrerà presentare la dichiarazione integrativa, mediante l’istituto del ravvedimento operoso, con la restituzione dell’aiuto se percepito illegittimamente.
Attraverso lo stesso canale i destinatari delle comunicazioni di irregolarità possono chiedere ulteriori informazioni o segnalare fatti e circostanze sconosciuti al Fisco in grado di giustificare le anomalie.
La campagna del Fisco sul recupero degli aiuti di Stato

Ciò al fine di permettere ai destinatari di regolarizzare spontaneamente eventuali errori o violazioni, mediante il noto istituto del ravvedimento operoso.
Gli interessati riceveranno, tramite Pec o, in mancanza di una casella di posta elettronica certificata valida, per posta, la comunicazione completa dei dati necessari a identificare l’incoerenza riscontrata. La stessa comunicazione e i relativi allegati sono consultabili nel “Cassetto fiscale” dell’interessato, disponibile nell’area riservata del sito delle Entrate, nella sezione “L’Agenzia scrive” – “Comunicazioni relative all’invito alla compliance”.
Nello specifico, nelle comunicazioni sono contenuti i seguenti dati:
- codice fiscale e denominazione/cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo e data della comunicazione, codice atto e anno d’imposta;
- data e protocollo telematico della dichiarazione REDDITI, IRAP e 770, relativa al periodo d’imposta 2018;
- dati degli aiuti di Stato e degli aiuti in regime de minimis indicati nella dichiarazione REDDITI, IRAP e 770 relativa al periodo d’imposta 2018 per cui non è stato possibile procedere all’iscrizione in RNA, SIAN e SIPA.
Tramite lo stesso canale, il contribuente, direttamente o attraverso gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali, può richiedere ulteriori informazioni o segnalare eventuali inesattezze nei dati comunicati, o fatti e circostanze non conosciuti al Fisco che giustificano il suo comportamento.
Nel caso di errata compilazione dei campi “Codice attività Ateco”, “Settore”, “Codice Regione”, “Codice Comune”, “Dimensione impresa” e “Tipologia costi”, del prospetto Aiuti di Stato, la posizione può essere sanata presentando una dichiarazione integrativa contenente i dati corretti.
Se invece gli errori non sono imputabili alla compilazione dei suddetti campi, il contribuente può regolarizzare la sua situazione con una dichiarazione integrativa e restituendo integralmente l’aiuto di Stato e l’aiuto in regime de minimis illegittimamente fruito, comprensivo di interessi.
In entrambi i casi è possibile beneficiare delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso, in riferimento alla sanzione edittale, pari a euro 250.
A cura di Danilo Sciuto
Giovedì 20 ottobre 2022

