L'ultima novità legislativa riguarda il recepimento della Direttiva UE n. 2019/2013, che ha delineato la struttura definitiva del Codice, con la quale è stata accantonata la procedura di “composizione assistita” della crisi con relativo sistema di allerta fondato sull’utilizzo di indici e Indicatori della crisi, a favore dalla procedura di “composizione negoziata” della crisi, nella quale è centrale l’istituzione di un “adeguato assetto organizzativo” amministrativo/contabile al fine di adottare tempestivamente le “idonee iniziative”.
Da ultimo sono state introdotte novità connesse alle misure protettive nell’ambito della composizione negoziata della crisi che consistono in misure da adottare su richiesta del debitore, poste a tutela del patrimonio di quest’ultimo, che previa pubblicazione al Registro Imprese permettono di bloccare le azioni dei creditori, che rimangono tenuti ad adempiere alle proprie obbligazioni.
Nuovo Codice della Crisi d'impresa dal 15 luglio 2022 - Argomenti trattati
- Entrata in vigore del Codice della Crisi d'impresa
- La nuova definizione di Crisi d’impresa
- La rilevazione della crisi
- L’allarme derivante dalla segnalazione da parte degli enti pubblici qualificati
- Composizione negoziata della crisi d’impresa
- Funzionamento della procedura
- Modalità di accesso
- Misure protettive connesse
- Decadenza delle misure protettive
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Entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa
Con il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza contenuto nel D.Lgs. n. 14/2019 è stata introdotta la Riforma delle procedure concorsuali, applicabile a qualsiasi debitore, esercente un’attività commerciale, artigiana o agricola, operante come persona fisica, persona giuridica o altro ente collettivo, gruppo di imprese o società pubblica (con esclusione degli Enti pubblici) finalizzata, tra l’altro all’introduzione di una “diagnosi precoce” dello stato di difficoltà dell’impresa e alla salvaguardia della capacità imprenditoriale, tramite la creazione delle condizioni affinché l’imprenditore possa avviare, in via preventiva, le procedure di ristrutturazione volte a evitare che la crisi diventi irreversibile nell’ottica della continuità aziendale.
La Dir. UE n. 2019/2013 è stata infatti recepita dal D.lgs. n. 83/2022 (Decreto correttivo) che ha delineato la struttura definitiva del codice con la quale è stata accantonata la procedura di “composizione assistita” della crisi con relativo sistema di allerta fondato sull’utilizzo di indici e Indicatori della crisi, a favore dalla procedura di “composizione negoziata” della crisi, nella quale è centrale l’istituzione di un “adeguato assetto organizzativo” amministrativo/contabile al fine di adottare tempestivamente le “idonee iniziative”.
Sono state, poi, introdotte novità connesse alle misure protettive nell’ambito della composizione negoziata della crisi che consistono in misure da adottare su richiesta del debitore, poste a tutela del patrimonio di quest’ultimo, che previa pubblicazione al Registro Imprese permettono di bloccare le azioni dei creditori, che rimangono tenuti ad adempiere alle proprie obbligazioni.
Da ultimo la Legge 122/2022 (in G.U. 19.08.2022) di conversione del D.L. n. 73/2022, (c.d. “Decreto Semplificazioni”), ha modificato l’art. 25-novies, D.Lgs. n. 14/2019 riguardante il segnale di crisi rappresentato dall’esposizione debitoria nei confronti di “creditori pubblici qualificati”, prevedendo nuovi parametri della consistenza del debito IVA che fa “scattare” la segnalazione al contribuente da parte dell’Agenzia delle Entrate, nonché il termine entro la quale la stessa è effettuata.
L’operatività delle nuove disposizioni è stata più volte oggetto di modifiche e proroghe che possono essere così riassunte:
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D.lgs. n. 14/2019
Il codice della crisi (CCII): gli artt. 27, comma 1, 350, 356, 357, 359, 363, 364, 366, 375, 377, 378, 379, 385, 386, 387 e 388 sono entrati in vigore il 16/03/2019 mentre viene prevista l’entrata in vigore dal 15/08/2020, per le altre norme;
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D.L. n. 23/2020 (“Decreto liquidità”)
Proroga della entrata in vigore delle norme di cui sopra al 1° settembre 2021;
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D.L. n. 34/2020 (“Decreto Rilancio”)
In relazione alla nomina dell’organo di controllo in caso di superamento dei nuovi limiti introdotti dal CCII, il termine viene differito alla data di approvazione del bilancio 2021;
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D.lgs. 147/2020: Primo decreto correttivo
Il decreto introduce la prima revisione del CCII (ridefinisce il concetto di crisi d’impresa; innalza il limite del debito Iva per la segnalazione all’Ocri da parte dell’AdE e, a decorrere dal 20/11/2020 attribuisce ai soli amministratori l’istituzione degli assetti societari organizzativi nelle Srl/Spa e SS);
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D.L. n. 118/2021
Proroga delle norme di cui sopra al 16/5/2022 salvo il titolo II della Parte prima che prevede l’entrata in vigore il 31/12/2023.
Sostanzialmente si differenzia la proroga delle disposizioni relative alle procedure di allerta e composizione assistita rispetto alle altre disposizioni del comma 1 dell’art. 389.
Introduce un nuovo schema negoziale: la composizione negoziale per la soluzione della crisi d’impresa;
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D.L. n. 36/2022 (PNRR2)
Stabilisce l’entrata in vigore delle suddette norma al 15/7/2022;
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D.lgs. n. 83/2022: Decreto correttivo del codice della crisi (cd. “Decr