In sede di redazione del modello Redditi 2022 relativo all’annualità 2021, gli amministratori sono chiamati ad indicare nell’apposito quadro l’ammontare del ristoro concesso dal Legislatore.
I contribuenti sono tenuti a compilare il prospetto “Aiuti di Stato” presente nel quadro RS sempre che i dati necessari per la registrazione nel Registro Nazionale Aiuti di Stato, (RNA) non siano già stati comunicati mediante l’autodichiarazione, i cui termini d’inoltro sono stati prorogati al 31 ottobre 2022.
Il contributo a fondo perduto perequativo del Decreto Sostegni bis: aspetti generali
Secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 16-27, del Dl n. 73 del 25/05/2021, il legislatore ha concesso un nuovo ristoro COVID-19 [1], sotto forma di contributo a fondo perduto, ai soggetti che svolgevano attività d’impresa, arte o professione o che producevano reddito agrario, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, titolari di partita IVA attiva alla data del 26 maggio 2021.
La base di calcolo del contributo era costituita dalla differenza tra il risultato economico d’esercizio 2019 e il risultato economico d’esercizio 2020, diminuita dall’importo complessivo dei contributi a fondo perduto dell’emergenza Covid-19 già percepiti dal richiedente.
Se i contributi già percepiti fossero stati di importo superiore al peggioramento tra i due risultati d’esercizio, il contributo non sarebbe spettato.
A tale importo andava applicata una diversa percentuale, come segue:
- 30% per i soggetti con ricavi e compensi nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 non superiori a centomila euro;
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 superiori a centomila euro e fino a quattrocentomila euro;
- 15% per i soggetti con ricavi o compensi nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 superiori a quattrocentomila euro e fino a 1 milione di euro;
- 10% per i soggetti con ricavi o compensi nel periodo d’impo