Inoltre trattiamo il caso dei supporti di studio informatici destinati a figli in età scolare di lavoratori destinati all'estero.
Trattamento IVA del servizio di mensa aziendale: aliquota al 4% o al 10% in base al pagamento in contanti, con buoni pasto o con entrambi
L’Agenzia delle Entrate[1] ha esaminato il quesito di una società che opera nel settore della ristorazione collettiva e che gestisce mense aziendali e interaziendali. In particolare, la società interpellante ha chiesto all'Agenzia delle Entrate chiarimenti in merito al corretto trattamento IVA da applicare sul servizio di mensa aziendale, a seconda della metodologia di pagamento, che può essere effettuata dal lavoratore dipendente:
- con denaro contante ovvero con altri mezzi di pagamento equivalenti (moneta elettronica, etc.);
- mediante buoni pasto;
- in parte con contanti ed in parte con buoni pasto (in questo specifico caso può verificarsi che la parte preponderante del pasto viene pagata in contanti e la restante parte in buoni pasto o viceversa).
L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che a seconda della specifica tipologia di servizio prescelta dal datore di lavoro da erogare ai dipendenti, discende il relativo trattamento fiscale da applicare.
E’ stato innanzitutto precisato che è il n. 37 della Tabella A, parte II, del DPR n. 633 del 1972 a prevedere l’applicazione dell’aliquota IVA del 4 per cento.
L’IVA del 4 per cento sul servizio di mensa aziendale si applica anche alle somministrazioni rese in dipendenza di contratti, anche d’appalto, qualora siano commesse da datori di lavoro. A stabilirlo è stato l’articolo 75, comma 3 della legge n. 413/1991, nell’ottica di agevolare i servizi resi nei confronti dei lavoratori.
I buoni pasto o ticket restaurant: profili IVA
Per quel che riguarda i buoni pasto e i servizi di mensa aziendale, le regole specifiche sono contenute nel decreto MISE n. 122 del 7 giugno 2017, che consente di utilizzare i buoni pasto per la
