Analisi della normativa relativa all’ISCRO, l’indennità a sostegno dei liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata che, a seguito dell’emergenza da Covid, hanno assistito ad una brusca riduzione del reddito. L’INPS è intervenuto fissando i requisiti e le modalità da seguire per ottenerne il riconoscimento.
ISCRO: premessa generale
L’“Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa” – ISCRO, è una misura di sostegno al reddito introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178) che prevede l’erogazione di un’indennità da 250 a 800 euro per le partite IVA al fine di poter aiutare i liberi professionisti che hanno avuto problemi economici a causa dell’emergenza da Covid-19.
In buona sostanza il nuovo bonus ISCRO è destinato ai lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla gestione separata, di cui alla Legge 8 agosto 1995, n. 335 (articolo 2, comma 26).
Nota: il bonus spetta anche ai liberi professionisti che partecipano in società semplici o studi associati che esercitano il lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e di professioni.
Bonus ISCRO per liberi professionisti: analisi della disposizione normativa
Come comunicato dall’INPS è attivo il servizio online per la presentazione della domanda di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), prevista dalla legge di bilancio 2021 (legge 178/2020), rivolta agli iscritti alla Gestione Separata dell’INPS che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.
La nuova indennità, prevista per il 2021, per il 2022 e per il 2023, è stata regolata dalla circolare INPS 30 giugno 2021, n. 94, e, come detto, prevede l’erogazione di una indennità mensile tra i 250 euro e gli 800 euro, a seconda dei requisiti posseduti dal richiedente.
Nota: in via generale la domanda va presentata all’INPS entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni interessati e, per il s