Vediamo alcuni aspetti pratici dell’operazione di prestito vitalizio ipotecario, in particolare puntiamo il mouse (con esempi pratici) sulla capitalizzazione degli interessi e delle spese.
Prestito vitalizio ipotecario e determinazione del suo valore
Il comma 12° dell’art. 11-quaterdecies del Decreto-Legge 203/2005 così come modificato dall’art. 1° della Legge 44/2015 definisce il prestito vitalizio ipotecario come quello che ha per oggetto la concessione da parte di banche o di altri intermediari finanziari iscritti nell’Albo, tenuto dalla Banca d’Italia, previsto dall’art. 106 del Testo Unico Bancario (TUB) contenuto nel Decreto Legislativo n° 385 del 1993, di finanziamenti a medio e lungo termine, non finalizzati, garantiti da ipoteca di primo grado su un immobile residenziale di proprietà del soggetto finanziato, con capitalizzazione annuale di interessi e di spese, riservati a persone fisiche con età superiore a 60 anni compiuti.
Il rimborso sarà integrale, in un’unica soluzione, e può essere richiesto al momento della morte della persona finanziata ovvero qualora vengano trasferiti, in tutto o in parte, la proprietà o altri diritti reali o personali di godimento sull’immobile dato in garanzia o si compiano atti che ne riducano considerevolmente il valore,