Il Ministero dello Sviluppo Economico apre a nuove agevolazioni volte a favorire programmi di investimento innovativi in ambito tecnologico di piccole e medie imprese delle regioni del Mezzogiorno. Facciamo il punto su soggetti beneficiari, spese ammissibili e cumulabilità con altre agevolazioni.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito i termini di apertura del secondo dei due sportelli agevolativi previsti per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni in favore di programmi di investimento innovativi finalizzati a consentire la trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie imprese mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Impresa 4.0 ovvero a favorire la loro transizione verso il paradigma dell’economia circolare.
In particolare, i soggetti proponenti possono:
- effettuare la compilazione delle domande di accesso al bando dalle ore 10 del 13.04.2021;
- e successivamente eseguire l’invio delle domande di accesso al bando dalle ore 10 del 27.04.2021 dal lunedì al venerdì esclusivamente tramite la procedura informatica, accessibile nell’apposita sezione “Nuovo bando Macchinari innovativi” del sito web del Ministero (www.mise.gov.it).
La misura, come definita dal D.M. 30.10.2019, è finalizzata a sostenere programmi di investimento, nei territori delle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), in beni materiali e immateriali finalizzati:
- alla trasformazione tecnologica e digitale mediante l’impiego di tecnologie abilitanti 0;
- alla transizione verso il paradigma dell’economia circolare.
Le agevolazioni sono concesse, sulla base di una procedura valutativa a sportello gestita da Invitalia, in base all’ordine cronologico giornaliero di presentazione.
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Bando Macchinari innovativi: soggetti beneficiari
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- e sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
- non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- e non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
Ricordiamo che possono accedere alle agevolazioni anche:
- i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge;
- le reti d’imprese, fino a un massimo di sei soggetti co-proponenti, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa che aderiscono ad un contratto di rete a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi di rafforzamento della competitività e di sviluppo tecnologico connessi alla realizzazione dei programmi proposti.
Per le reti non dotate di soggettività giuridica ovvero per le PMI non residenti nel territorio italiano, in quanto prive di sede legale o sede secondaria, o amministrate da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura informatica può avvenire solo previo accreditamento degli stessi soggetti e previa verifica dei poteri di firma in capo all’Organo comune della rete, ovvero al legale rappresentante della PMI.
In tale ipotesi, è necessario inviare esclusivamente attraverso posta elettronica.
Programmi ammissibili
Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:
- siderurgia;
- estrazione del carbone;
- costruzione navale;
- fabbricazione delle fibre sintetiche;
- trasporti e relative infrastrutture;
- produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.
Sono inoltre agevolabili i programmi di investimento, finalizzati allo svolgimento delle attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 3 al D.M. 30.10.2019.
I programmi di investimento devono inoltre:
- essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);
- essere diretti alla realizzazione di una nuova unità produttiva ovvero all’ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente;
- prevedere spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00;
- essere avviati, pena la revoca delle agevolazioni, successivamente alla presentazione della domanda;
- prevedere una durata non superiore a 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, salvo la possibilità di proroga dal Mise non superiore a 6 mesi;
- essere costituiti da immobilizzazioni mantenute per almeno 3 anni dalla data di erogazione dell’ultima quota delle agevolazioni o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato, nel territorio della regione in cui è ubicata l’unità produttiva agevolata.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono esclusivamente quelle sostenute per l’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali strettamente funzionali alla realizzazione del programma di investimento, che soddisfino i seguenti requisiti:
- relative ai seguenti beni nuovi di fabbrica e acquistati da soggetti terzi:
- macchinari, impianti e attrezzature;
- programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
- riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
- pagate esclusivamente con modalità tracciabili;
- conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali di programmazione 2014-2020.
Le agevolazioni concesse
Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75%.
Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
- per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
- per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.
Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.
Cumulabilità con altre misure
L’articolo 7, comma 6, D.M. 30.10.2019 prevede un divieto di cumulo, con riferimento alle medesime spese, con altre agevolazioni pubbliche che si configurino come aiuti di Stato, incluse quelle attribuite sulla base del Regolamento de minimis, come ad esempio:
- la Nuova Sabatini;
- il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno.
Come evidenziato nelle Faq pubblicate sul sito ministeriale il divieto di cumulo non opera con riferimento alle misure agevolative di carattere generale.
Pertanto, la misura è cumulabile con:
- super e iper ammortamento;
- credito d’imposta per investimenti in beni strumentali.
Presentazione domande
Le domande di accesso alle agevolazioni, nell’ambito dello sportello regolato dal presente provvedimento, possono essere presentate secondo la seguente tempistica:
- compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 13 aprile 2021;
- invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 27 aprile 2021.
Fonte: MISE Decreto direttoriale 26 marzo 2021
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A cura di Giovanna Greco
Sabato 17 aprile 2021