L’Unità di informazione finanziaria (Uif) ha pubblicato un documento contenente indicatori di anomalia, nonché schemi e modelli di comportamenti anomali che costituiscono strumenti di ausilio per la rilevazione delle operazioni sospette da parte dei soggetti obbligati agli adempimenti antiriciclaggio, tra i quali sono ricompresi i professionisti.
UIF: i nuovi indicatori di anomalia per l’antiriciclaggio
Schemi di anomalia
I nuovi indicatori di anomalia per l’antiriciclaggio elaborati e pubblicati dall’Uif sono i seguenti:
A) utilizzo ovvero emissione di fatture per operazioni inesistenti;
B) frodi sull’IVA intracomunitaria;
C) frodi fiscali internazionali e altre forme di evasione fiscale internazionale
D) cessione di crediti fiscali fittizi e altri indebiti utilizzi (N.B.: tale schema si riferisce prevalentemente all’attività dei professionisti).
Lo schema D è nuovo e gli schemi A, B e C sostituiscono quelli in precedenza diffusi dall’UIF nel 2010 e 2012, in tema di frodi sull’Iva intracomunitaria e in materia di frodi fiscali internazionali e frodi in fatturazioni.
L’Unità finanziaria domestica precisa però che che tali schemi:
“ancorché rivestano un ruolo importante per l’orientamento dei soggetti obbligati nella valutazione delle operazioni, gli indicatori e gli schemi non sono da intendersi né esaustivi, né tassativi”
Il presupposto normativo per l’emanazione degli indicatori di anomalia ai fini antiriciclaggio è dato dall’art. 6, comma 7, le