Il decreto legge “Cura Italia” ha previsto la possibilità, anche per gli sportivi dilettanti, di fruire dell’indennità di 600 euro per il solo mese di marzo, così come per i professionisti, artigiani e commercianti iscritti all’Inps.
Gli sportivi devono presentare la domanda alla società Sport e Salute secondo le modalità di attuazione previste dal decreto ministeriale del 6 aprile scorso; il beneficio riguarda sia le collaborazioni degli sportivi dilettanti, sia le collaborazioni di tipo amministrativo – gestionale.
I dubbi in merito alla possibilità per gli sportivi dilettanti di fruire dell’indennità di 600 euro possono essere superati considerando la finalità della norma che non è quella di distribuire un “aiuto” ad ogni figura che gravita all’interno dell’ambito sportivo.
Il presente contributo non intende illustrare l’intera disciplina del bonus, ma si limiterà ad esaminare e ad individuare le figure “sportive” che hanno diritto a fruire della predetta indennità.
I rapporti di collaborazione
L’articolo 96 del DL Cura Italia in rassegna prevede che:
“L’indennità di cui all’articolo 27 è riconosciuta da Sport e Salute S.p.A., nel limite massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020, anche in relazione ai rapporti di collaborazione presso federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, società e associazioni sportive dilettantistiche, di cui all’articolo 67, comma 1, lettera m), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917”.
La norma fa testualmente riferimento ai rapporti