L’Agenzia delle Entrate afferma che è soggetto all’imposta sostitutiva prevista per il regime forfettario il credito Inps prima dedotto dal reddito del regime agevolato e poi rimborsato e compensato. Ma vediamo più nel dettaglio come funziona la deducibilità dei contributi previdenziali e assistenziali, con esempi pratici di compilazione del Quadro LM
Il contributo previdenziale dedotto dal reddito d’impresa nel 2017 e successivamente rimborsato e utilizzato in compensazione dal contribuente in regime forfetario deve essere rettificato e recuperato a tassazione con la dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2018, indicandolo il relativo importo al rigo LM35 del quadro LM del modello Redditi PF.
Questo è quanto emerso dalla Risposta n. 400 del 9.10.2019 fornita dall’Agenzia delle Entrate. Ma vediamo più nel dettaglio le ragioni alla base di quest’affermazione.
Determinazione del reddito per i contribuenti forfettari
In base all’articolo 1, comma 64, Legge n. 190/2014, i contribuenti forfettari:
“determinano il reddito imponibile applicando all’ammontare dei ricavi o dei compensi percepiti il coefficiente di redditività nella misura indicata nell’allegato n. 4 annesso alla presente legge, diversificata a seconda del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata.
Sul reddito imponibile si applica un’imposta sostitutiva dell’imposta sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’imposta regionale sulle attività produttive (…), pari al 15 per cento”.
In sostanza per i contribuenti forfetari il reddito:
- non è calcolato attraverso la contrapposizione di componenti positivi e negativi;
- ma deriva semplicemente dall’applicazione ai ricavi/compensi di un coefficiente di redditività, differenziato a seconda del settore di attività, predeterminato del Legislatore.
Coefficiente redditività regime forfettario per il 2019
Limite ricavi: 65.000 €
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ |
COEFFICIENTE REDDITIVITA’ |
Commercio (al dettaglio e all’ingrosso) |
40% |
Commercio di alimenti e bevande Commercio ambulante di alimenti e bevande |
40% |
Commercio ambulante non alimentare | 54% |
Costruzioni e attività immobiliari | 86% |
Intermediari del commercio | 62% |
Servizi di alloggio e di ristorazione | 40% |
Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi |
78% |
Altre attività economiche | 67% |
Industrie alimenta |