Come e quando è possibile richiedere il bonus per investimenti pubblicitari effettuati nel 2019? Vediamo le novità rispetto agli anni precedenti e come presentare domanda per il credito d’imposta: è possibile farlo già dal 1° ottobre.
Bonus Pubblicità 2019: che cos’è
Con l’approvazione della Legge 08/08/2019, n. 81 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 agosto 2019) è stato reintrodotto il credito di imposta per la pubblicità, apportando alcune modifiche:
- all’importo percentuale riconosciuto
- e alla scadenza per l’invio della domanda.
Il decreto sport e cultura ha inoltre reso permanente il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali riconosciuto a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali.
La normativa ha previsto un importo massimo di contributi da mettere a disposizione dei contribuenti ed ha introdotto un tetto individuale pari al:
- 5% delle risorse disponibili per investimenti sui giornali,
- 2% per gli investimenti su radio e TV.
Vige inoltre il “regime de minimis” e pertanto ciascun soggetto non potrà beneficiare di contributi per un ammontare superiore a euro 200.000 nell’arco di un triennio.
Il bonus pubblicità è stato istituito nel 2018 dal Decreto Legge 24/04/2017, n. 50, convertito dalla Legge 21/06/2017, n. 96, e successive modificazioni e riguarda le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie.
È necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente.
Nota: solo pubblicità su stampa ed emittenti radio-televisive locali
le campagne pubblicitarie (acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali) devono essere effettuate esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
In buona sostanza si tratta di un’agevolazione sugli investimenti pubblicitari incrementali programmati ed effettuati sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali, anche on-line) e sulle emittenti ra