Con il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza l’obiettivo che si vuol raggiungere è la riforma organica delle procedure concorsuali secondo due direttive fondamentali: consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese; salvaguardare la capacità imprenditoriale degli operatori economici che incorrono in un fallimento d’impresa a causa di particolari contingenze. Fondamentale dunque sarà consentire alle imprese sane in difficoltà finanziaria di ristrutturarsi in una fase precoce, per evitare l’insolvenza e proseguire l’attività. La necessità dell’ingresso anticipato in procedura dell’imprenditore in crisi è principio riconosciuto da tutti gli ordinamenti, la cui importanza sta nella possibilità di salvaguardare i valori delle imprese in difficoltà, grazie a tempestivi interventi risanatori
La Crisi d’impresa – Premessa
Nella Serie generale n. 38, del 14 febbraio 2019, è stato pubblicato il D.lgs 14/2019 contenente il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge delega 155/2017
L’obiettivo che si vuole raggiungere con la nuova disciplina è la riforma organica delle procedure concorsuali secondo due direttive fondamentali:
- consentire una “diagnosi precoce” dello stato di difficoltà delle imprese;
- salvaguardare la capacità imprenditoriale degli operatori economici che incorrono in un fallimento d’impresa a causa di particolari contingenze.
Tra i principali obiettivi della raccomandazione n. 2014/135/UE vi è quello di “consentire alle imprese sane in difficoltà finanziaria di ristrutturarsi in una fase precoce, per evitare l’insolvenza e proseguire l’attività”.
La necessità dell’ingresso anticipato in procedura dell’imprenditore in crisi è principio riconosciuto da tutti gli ordinamenti e fa parte dei principi elaborati dall’UNCITRAL e dalla Banca Mondiale per la corretta gestione della crisi d’impresa.
L’importanza di questo obiettivo è molto evidente poiché le possibilità di salvaguardare i valori di un’impresa in difficoltà sono direttamente proporzionali alla tempestività dell’intervento risanatore, mentre il ritardo nel percepire i segnali di una crisi fa sì che, nella maggior parte dei casi, questa degeneri in vera e propria insolvenza sino a divenire irreversibile.
Recenti studi hanno evidenziato l’incapacità delle imprese italiane, per lo più medie o piccole imprese, di promuovere autonomamente processi di ristrutturazione precoce, per una serie di fattori che ne riducono la competitività (sottodimensionamento, capitalismo familiare, personalismo autoreferenziale dell’imprenditore, debolezza degli assetti di corporate governance, carenze nei sistemi operativi, assenza di monitoraggio e di pianificazione, anche a breve termine).
Anticipata emersione della crisi
Come noto molte imprese che si trovano costrette a ricorrere ad una procedura concorsuale presentano segnali di crisi molto prima dell’accesso alla procedura.
Allo scopo di scongiurare la progressiva dispersione del valore aziendale e per giungere a «massimizzarne il valore totale per creditori, dipendenti, proprietari e per l’economia in generale», come prevede l’obiettivo principale posto nella raccomandazione 2014/135/UE:
- è stata introdotta una fase preventiva di «allerta»,
- volta ad anticipare l’emersione della crisi intesa come strumento di sostegno, diretto
- in prima battuta ad una rapida analisi delle cause del malessere economico e finanziario dell’impresa,
- destinato a risolversi all’occorrenza in un vero e proprio servizio di composizione assistita della crisi, funzionale ai negoziati per il raggiungimento dell’accordo con i creditori o, eventualmente, anche solo con alcuni di essi (ad esempio quelli meno conflittuali, o più strategici).
Con le misure di allerta, si mira a creare un luogo d’incontro tra le contrapposte, ma non necessariamente divergenti, esigenze, del debitore e dei suoi creditori, secondo una logica di mediazione e composizione, non improvvisata e solitaria, bensì assistita da organismi professionalmente dedicati alla ricerca di una soluzione negoziata, con tutti i riflessi positivi che ne possono indirettamente derivare, anche in termini deflattivi del contenzioso civile e commerciale.
NOTA BENE E’ stata prevista l’istituzione, presso ciascuna camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di un apposito organismo che assista il debitore nella procedura di composizione assistita della crisi e la nomina di un collegio di tre esperti. |
La prospettiva di successo di una tale procedura dipende in gran parte dalla propensione degli imprenditori ad avvalersene tempestivamente.
Perciò è stato configurato un sistema di:
- incentivi (sia di natura patrimoniale, incidenti sulla composizione del debito, sia di responsabilità personale), per chi vi ricorra,
- disincentivi per chi invece non vi ricorra pur quando sussistano le condizioni,
- fermo l’obbligo di segnalare i principali indizi di difficoltà finanziaria ad opera dei principali creditori istituzionali (l’Agenzia delle entrate, l’INPS e gli agenti della riscossione delle imposte) o ad opera degli organi di controllo societari, del revisore contabile o delle soci