Con l’arrivo del 2019 si avvicina anche l’innalzamento dell’età anagrafica minima per l’accesso alla pensione sociale, la quale passa da 66 anni e 7 mesi a 67 anni, con un innalzamento di 5 mesi rispetto all’anno precedente. In considerazione dei dubbi che potrebbero sorgere – soprattutto per i soggetti che raggiungono il requisito a cavallo tra il 2018 e il 2019 – l’INPS chiarisce chi può e chi non può accedere alla misura
Con l’arrivo del 2019 si avvicina anche l’innalzamento dell’età anagrafica minima per l’accesso alla pensione sociale, la quale passa da 66 anni e 7 mesi a 67 anni, con un innalzamento di 5 mesi rispetto all’anno precedente. In considerazione dei dubbi che potrebbero sorgere – soprattutto per i soggetti che raggiungono il requisito a cavallo tra il 2018 e il 2019 – l’INPS chiarisce chi può e chi non può accedere alla misura.
L’aumento dell’età anagrafica minima e i requisiti di accesso
L’assegno di pensione sociale, disciplinato dall’articolo 3, commi 6 e 7 della L. n. 335 del 1995, ha l’obiettivo di sostenere economicamente soggetti in condizioni economiche disagiate, indipendentemente dal fatto che essi siano riusciti a maturare durante la propria vita lavorativa i contributi minimi per la pensione.
L’assegno di pensione sociale viene fornito solamente a partire da una certa età anagrafica, la quale sta cambiando costantemente di anno in anno, sempre al rialzo; in merito, è opportuno segnalare che è stato