Dati personali e rapporti di lavoro: cosa cambia con le più recenti normative

di Antonella Madia

Pubblicato il 24 settembre 2018

Con un recente Decreto Legislativo sono state apportate integrazioni e modifiche apportate al D.Lgs. n. 196/2003 allo scopo di adeguarlo alle nuove disposizioni europee contenute nel Regolamento UE 2016/679. Sono stati introdotti accorgimenti in materia di trattamento dei dati personali anche con riferimento al rapporto di lavoro, i quali è necessario tenere in debito conto nello svolgimento delle attività riguardanti la gestione dei rapporti medesimi ed evitare conseguentemente di incorrere in sanzioni

dati personaliIl Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n. 101 è entrato in vigore lo scorso 19 settembre, con integrazioni e modifiche apportate al D.Lgs. n. 196/2003 allo scopo di adeguarlo alle nuove disposizioni europee contenute nel Regolamento UE 2016/679 (cd. GDPR). Con tale Decreto vengono introdotti accorgimenti in materia di trattamento dei dati personali anche con riferimento al rapporto di lavoro, i quali è necessario tenere in debito conto nello svolgimento delle attività riguardanti la gestione dei rapporti medesimi ed evitare conseguentemente di incorrere in sanzioni.

Il GDPR e il D.Lgs. n. 101 del 10 agosto 2018

Il D.Lgs. n. 101/2018 è andato a uniformare le disposizioni italiane in materia di trattamento e protezione dei dati personali con quanto previsto dal cosiddetto GDPR (Regolamento UE n. 2016/679), acronimo di “General Data Protection Regulation”. Con tale Regolamento l'Unione Europea è andata a modificare notevolmente le disposizioni in materia di privacy al fine di garantire una maggiore certezza nel trattamento dei dati personali di tutti i soggetti coinvolti, non solo di quelli facenti parte dell'area dell'Unione Europea.

Il Regolamento n. 2016/679 è direttamente applicabile