Modello Redditi: la detrazione IRPEF per le spese di istruzione non universitarie

Sono gli ultimi giorni prima del pagamento delle imposte dovute per il modello Redditi 2018. A grande richiesta dei nostri lettori proponiamo un ripasso per le detrazioni IRPEF relative alle spese di istruzione non universitarie, dopo le variazioni stabilite dalla Legge di Bilancio 2017 la casistica si presenta in modo frammentario

Circolare Settimanale Commercialista TelematicoLa Legge di Bilancio per il 2017 ha apportato delle modifiche all’articolo 15, comma 1, lettera e-bis) del TUIR in tema di detraibilità delle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado.

Innanzitutto per le spese sostenute durante il 2017, il limite di spesa su cui calcolare l’importo detraibile, è salito a euro 717 rispetto a euro 564 dell’anno 2016: per il 2018 il limite di spesa salirà a euro 786 e nel 2019 e successivi a euro 800.

I limiti individuati sono ovviamente da riferirsi alla frequenza di ciascun alunno o studente sia alle scuole statali che alle scuole paritarie private.

Per quanto riguarda l’ambito di spesa, rientrano a pieno titolo nel limite:

a. le tasse a titolo di iscrizione e di frequenza;
b. la mensa scolastica;
c. le spese relative alle gite scolastiche;
d. le spese per l’assicurazione della scuola;
e. ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa deliberato dagli organi d’istituto quali a titolo meramente esemplificativo corsi di lingua, attività motoria, teatro, che possono essere svolti anche al di fuori dell’orario scolastico e senza obbligo di frequenza.

Non costituiscono spese rientranti nei predetti limiti e pertanto non riconducibili all’articolo 15, comma 1, lettera e-bis) del TUIR, quelle sostenute per il trasporto scolastico perché equiparate a quelle per il trasporto pubblico e per l’acquisto di testi scolastici limitatamente alla scuola secondaria di primo e secondo grado.

Per poter fruire della detrazione delle suddette spese, è necessario conservare le ricevute richieste all’Istituto o le quietanze di pagamento: su di esse dovrà essere indicato per quali servizi la spesa viene sostenuta e il riferimento allo studente o alunno.

Per quanto attiene invece l’indicazione nei modelli dichiarativi delle suddette spese, nel caso di compilazione del modello 730/2018, la spesa sostenuta nel corso del 2017 deve essere inserita nel quadro E – Oneri e spese – in corrispondenza dei righi da E8 a E10 con codice spesa 12.

Se la spesa riguarda più di un alunno, occorre compilare più righi da E8 a E10 riportando in ognuno di essi il codice 12 e la spesa sostenuta con riferimento a ciascun ragazzo.

Nel caso di compilazione del modello REDDITI 2018, la spesa sostenuta nel corso del 2017 deve essere inserita in corrispondenza nel quadro RP – Oneri e spese – in corrispondenza dei righi da RP8 a RP12 sempre con codice spesa 12.

28 maggio 2018

Gianfranco Costa e Francesco Burzacchi

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