Ai fini della deducibilità dei costi non è sufficiente che l’attività svolta rientri tra quelle previste nello statuto sociale, circostanza che ha un valore meramente indiziario circa l’inerenza all’esercizio dell’impresa, dovendo il contribuente dimostrare che l’operazione da cui deriva la spesa sia inserita in una specifica attività imprenditoriale e destinata, almeno in prospettiva, a generare un lucro in proprio favore. Tale considerazione deve comunque indurre a valorizzare spese che, anche in prospettive di ampia visione, si rivelino vantaggiose
Il concetto di inerenza nel diritto tributario: ai fini della deducibilità dei costi non è sufficiente che l’attività svolta rientri tra quelle previste nello statuto sociale, circostanza che ha un valore meramente indiziario circa l’inerenza all’esercizio dell’impresa, dovendo il contribuente dimostrare che l’operazione da cui deriva la spesa sia inserita in una specifica attività imprenditoriale e destinata, almeno in prospettiva, a generare un lucro in proprio favore. Tale considerazione deve comunque indurre a valorizzare spese che, anche in prospettive di ampia visione, si rivelino vantaggiose.
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La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 14579 del 06/06/2018, è nuovamente intervenuta sul concetto di inerenza nel diritto tributario, chiarendone, ulteriormente, i corretti profili di applicazione.
Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate proponeva ricorso avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio e riferiva che, a seguito di verifica eseguita dalla GdF presso la sede legale della società contribuente, l’Amministrazione finanziaria notificava un avviso di accertamento, con il quale era rettificato, in aumento di