Con l’ordinanza n. 20798 del 5 settembre 2017, la Corte di Cassazione, nel caso di accertamento nei confronti di società di persone conclusosi con esito sfavorevole e successivo avviso di accertamento nei confronti del socio, motivato per relationem, ha escluso l’obbligo di allegazione del p.v.c. a carico della società, trattandosi di atti legalmente già conosciuti nell’ambito dell’accertamento societario
Il fatto
La decisione impugnata aveva annullato l’atto impositivo perché, pur avendo l’Ufficio, a base della motivazione dell’accertamento notificato nei confronti del socio, assunto gli allegati al processo verbale di constatazione redatto dalla Guardia di Finanza a carico della società partecipata, non ha materialmente allegato all’avviso di accertamento notificato in qualità di socio la documentazione in forza della quale era stato emesso l’accertamento presupposto nei riguardi della compagine sociale.
Il pensiero della Corte
Osservano gli Ermellini che la decisione impugnata ha omesso di considerare che di detta documentazione il socio, quale amministratore della società cui era stato notificato il relativo accertamento, aveva già acquisito legale conoscen