dall’acquisto e rivendita di titoli in Borsa può derivare un guadagno, almeno così sperano tutti gli investitori: come viene tassato il piccolo risparmiatore? In questo articolo puntiamo il mouse sullo speciale regime IRPEF che nasce da plusvalenze o minusvalenze derivanti dal trading on line
Il trading online (TOL) è un’espressione anglosassone che si traduce in “negoziazione digitalizzata“, o “negoziazione telematica” di titoli finanziari.
Si tratta di un servizio fornito da società finanziarie, autorizzate dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob), che consiste nel mettere a disposizione dei clienti privati un programma per computer, o una piattaforma, con il quale, attraverso la connessione ad internet, è possibile interagire con il mondo della Borsa, ovvero con tutti gli strumenti finanziari disponibili per investire il proprio denaro.
Le società finanziarie sono chiamate broker online (intermediari digitali) e chiedono il pagamento di una commissione, che varia a seconda della quantità e del costo del prodotto finanziario trattato, su ogni ordine di acquisto e di vendita inviato in Borsa.
Il regime fiscale delle operazioni di trading
L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione 25 ottobre 2011, n. 102/E, ha chiarito che i contratti “differenziali” di compravendita in valuta (forex, quale trading”di una valuta per un’altra), che, pur in assenza di clausole contrattuali di rinnovo automatico, presentino caratteristiche tali da consentire di mantenere aperte overnight le posizioni a fine giornata (con conseguente trasformazione della posizione“spot in una posizione a termine), “debbano essere ricondotti tra i rapporti di cui all’articolo 67, comma 1, lettera c-quater), del TUIR, i cui redditi, se percepiti da parte di un soggetto persona fisica, non esercente attività d’impresa, sono soggetti ad imposta sostitutiva a norma dell’articolo 5 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461”.
Ne discende che il forex, così come più in generale il trading, è soggetto a tassazione nel momento in cui si verifica un guadagno o, più precisamente, una plusvalenza. —>