Fatturazione elettronica e trasmissione telematica delle fatture: tra le norme già approvate e le prospettive della Legge di Bilancio

la fattura elettronica è un argomento che preoccupa molto tutti gli operatorid el settore contabile perchè rischia di stravolgere modlaità di lavoro in uso da decenni… vediamo come si sta evolvendo la normativa (la Legge di Bilancio in fase di approvazione) e la prassi del fisco

comm.tel-leggi.bilancio-2L’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento n. 182070 del 28.10.2016, ha chiarito che l’opzione per la trasmissione telematica dei dati delle fatture emesse e ricevute e delle relative variazioni può essere esercitata, utilizzando i servizi telematici della stessa Agenzia, entro il 31.12 dell’anno precedente a quello di inizio della trasmissione dei dati.

L’opzione ha durata a partire dall’anno solare di inizio e per i successivi 4 anni e se non revocata, l’opzione si estende di quinquennio in quinquennio.

Inoltre sono state definite le informazioni da trasmettere, le regole e le soluzioni tecniche per la trasmissione telematica dei dati.

L’opzione per la trasmissione telematica dei dati relativi alla fatture rientra in un progetto mirato al monitoraggio da parte dell’Agenzia delle Entrate della totalità delle operazioni poste in essere e di supporto alla predisposizione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA nonché, al fine di monitorare la capacità contributiva dei soggetti che trasmettono i dati.

Quasi parallelamente a quanto appena descritto introdotto con il D.L. n. 127/2015, il D.L. n. 193/2016 ha proceduto da un lato a sopprimere la disciplina dello Spesometro contenuta nell’articolo 21 del D.L. n. 78/2010, dall’alto però ha introdotto sempre dal 2017 l’obbligo di invio trimestrale telematico dei dati relativi a fatture inviate e ricevute, bollette doganali, nonché note di credito e di debito.

Quindi, il ragionamento che ci viene proposto dall’attuale sistema normativo fiscale consiste nel decidere se:

  • optare entro fine anno per la trasmissione telematica delle fatture prevista dal D.L. n. 127/2015 che consentirebbe ai contribuenti comunque di ricevere in cambio un regime premiale;

  • non esercitare l’opzione ma vedersi comunque costretti all’invio telematico delle fatture previsto dal recentissimo D.L. n. 193/2016.

L’attuale situazione sembrerebbe voler invogliare i contribuenti a manifestare l’opzione anche perché il D.L. n. 193/2016, introducendo l’obbligo di invio dei dati relativi a fatture inviate e ricevute, bollette doganali, note di credito e di debito con frequenza trimestrale, quadruplicata pertanto rispetto allo Spesometro, prevede anche un sistema sanzionatorio molto pesante in caso di errori od omissioni.

Francamente l’impressione che emerge da tutto ciò è che si stia cercando con delle manovre nemmeno poi tanto sottili di farci prendere delle decisioni apparentemente in autonomia ma che, nella realtà invece, si dimostrano essere quasi forzose perfezionando un sistema di semplificazione per l’Amministrazione piuttosto che per il contribuente.

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14 novembre 2016

Francesco Burzacchi