L'Agenzia delle entrate ha iniziato ad incrociare i dati risultanti dallo spesometro relativamente alle fatture emesse e le dichiarazioni dei redditi effettivamente inviate dal professionista. Nell’ipotesi in cui alcuni modelli dichiarativi non fossero stati fatturati potrebbe così scattare il relativo accertamento. Il problema si pone per le prestazioni di servizi gratuite eventualmente effettuate nei confronti di parenti ed amici.
Il punto di partenza è dunque rappresentato dai dati presenti nell’Anagrafe tributaria e relativi all’elenco delle dichiarazioni trasmesse dall’intermediario abilitato. L’ufficio, riscontrando che alcuni invii telematici del modelli non sono stati fatturati dovrebbe inviare un questionario. Ciò al fine di consentire al contribuente di fornire i