Ex minimi: quale futuro?

Cosa avverrà ai contribuenti che non saranno più “minimi” dal 2012…

regime fiscale agevolato dei contribuenti minimiArrivano i primi chiarimenti sul futuro di quei contribuenti che hanno usufruito fino all’anno d’imposta in corso del regime agevolato per i “contribuenti minimi”.

A seguito delle Manovra Estiva del 2011, con le restrizioni soggettive imposte dall’art. 27 del D.L. 98/2011, conv. con. mod. in L. 11/2011, si stima che dovranno fuoriuscire dal regimi dei “minimi” oltre il 90% dei contribuenti che utilizzano tale regime, pur essendo contribuenti con un’attività economica “marginale”.

L’effetto della manovra è quello di “tagliare” l’agevolazione trasformando il vecchio regime dei minimi in un regime agevolativo per i nuovi giovani imprenditori e le persone in mobilità che intendono rilanciarsi con un attività individuale; i soggetti che usufruivano di tale regime, che non rispettano i requisiti soggettivi ora imposti, perderanno il diritto al regime agevolato anche se hanno ancora i requisiti economici per la permanenza nel regime. Per tutti questi contribuenti si porrà il problema di gestire la propria attività secondo il regime ordinario o con le agevolazioni promesse (ma non ancora chiarite) con la Manovra di Ferragosto..

Nel question time del 28 settembre il sottosegretario all’Economia Bruno Cesario ha confermato quello che sarà il problema dei contribuenti ex minimi.

 

Per tali contribuenti, data la marginalità della posizione economica, continueranno ad esserci agevolazioni sulla tenuta della contabilità e dei libri contabili, tuttavia non ci saranno più agevolazioni sulla determinazione del reddito, che sarà calcolato ordinariamente secondo le modalità del reddito di impresa o di lavoro autonomo.

 

Ricordiamo che i contribuenti ex minimi, proprio per le caratteristiche sopradescritte, sono contribuenti marginali, abolire le agevolazioni sulla determinazione del reddito implica anche abolire de facto le agevolazioni sulla tenuta della contabilità ed obbligarli alla compilazione degli studi di settore, nonostante la riconosciuta posizione di marginalità.

 

Si possono immaginare tutti i disagi che tali contribuenti dovranno sopportare per tale scelta legislativa.

Un ulteriore intervento normativo per chiarire quale sia il vero futuro di tali contribuenti ci sembra oltremodo necessario

 

30 settembre 2011

Commercialista telematico