Sintesi
Il sostegno pubblico alle imprese si può esplicare attraverso la leva fiscale o attraverso la leva finanziaria. Finalizzato al rafforzamento dell’apparato strutturale di specifici settori o di specifiche aree territoriali o al sostegno economico di imprese che necessitano di un intervento finalizzato alla riduzione dei costi d’esercizio o all’integrazione dei ricavi d’esercizio, può assumere un ruolo determinante nelle politiche settoriali e regionali di sviluppo.
Le varie forme di sostegno pubblico alle imprese
Il tema del sostegno pubblico alle imprese, presenta in un Paese ad economia duale come l’Italia, toni di particolare interesse. Anzi, a volte, rappresenta l’unico modo per imprimere all’economia un’inversione di tendenza, fornendo alle stesse l’opportunità di avviare, in aree sottosviluppate, attività industriali e commerciali che senza queste agevolazioni non potrebbero mai essere ivi localizzate.
Certo, la storia del nostro Paese ci insegna che in passato ci sono state anche forme speculative che hanno condotto solo allo sperpero di denaro pubblico e che sulla scorta di queste esperienze, sono state introdotte nelle più recenti misure regionali di sostegno finanziario, meccanismi di verifica post-collaudo, con l’imposizione dell’obbligo di restituzione dei contributi pubblici ricevuti, per quelle iniziative programmate e realizzate che sono state dismesse o non sono state completate. Solitamente il sostegno pubblico alle imprese si distingue in:
1. Concessione di crediti d’imposta (leva fiscale) da utilizzare in compensazione con debiti fiscali e contributivi di varia specie;
2. Concessione di contributi finanziari (leva finanziaria) nella forma di:
a. contributi in conto capitale;
b. contributi in conto impianti;
c. contributi in conto esercizio.
La concessione di crediti d’imposta (leva fiscale)
Le misure di sostegno pubblico alle imprese concesse sotto forma di crediti d’imposta, si sostanziano nella concessione di crediti fiscali scomputabili dai debiti fiscali e contributivi che si formano periodicamente in capo alle imprese. La norma che ha introdotto, in via permanente, un sistema di compensazioni fiscali e contributive, è quella che ha istituito il sistema di versamento unitario a mezzo del modello F24, introdotto come è noto, con l’art. 18 del D. Lgs. 18 dicembre 1997, n. 241.
Pur tuttavia, la leva fiscale risulta efficace solo in rapporto ad imprese che attraverso l’attività imprenditoriale, riescono a produrre debiti fiscali e contributivi, con la conseguenza che questo strumento, pur presentandosi come strumento che evita i cosiddetti incentivi a pioggia, non può assolvere al compito di strumento teso imprimere un’inversione di tendenza, laddove non esistono i requisiti minimi di sopravvivenza economica delle imprese. In altri termini, il ribaltamento sulla fiscalità generale dei debiti tributari e contributivi, attraverso il meccanismo della leva fiscale, non sortisce alcun effetto, dove non esiste alcuna base produttiva o esiste un assetto industriale in fase di stallo economico.
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