Quando un’azienda viene ceduta in modo irregolare, chi acquista può ritrovarsi a rispondere dei debiti fiscali del cedente, senza alcun limite e senza tutele. In caso di cessione sospetta, dunque, la responsabilità è piena e immediata. Una recente sentenza fa luce su cosa rischia davvero il cessionario, su come funziona la responsabilità solidale in questi casi e sugli effetti rilevanti per imprese e professionisti.
Responsabilità tributaria nella cessione d’azienda: quando salta il beneficium excussionis
Continuità operativa e debiti fiscali: il rischio della cessione d’azienda in un caso di Cassazione
La Corte di Cassazione si è espressa in tema di cessione di azienda, chiarendo i profili di responsabilità solidale tra cedente e cessionario per i debiti di imposta.
Nel caso di specie, a seguito di verifica fiscale operata dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società emergevano, per l’anno 2007, una serie di movimentazioni bancarie sui conti correnti sociali, con accreditamenti pari ad Euro 1.622.681,18 e prelevamenti (in contanti) pari ad Euro 464.500,00.
In assenza di giustificazioni in ordine a tali movimentazioni, l’Ufficio procedeva ad accertare un maggior reddito di impresa in capo alla società.
L’avviso di accertamento non veniva impugnato dalla società entro i termini di legge, e, successivamente, la società debitrice veniva dichiarata fallita.
A seguito di ulteriori indagini, l’Agenzia delle Entrate verificava che la società, a far data da settembre 2007, non aveva più svolto attività, che invece e