Dal 2025 cambia il meccanismo di tassazione nella cessione d’azienda: il contribuente dovrà calcolare e versare autonomamente l’imposta di registro, applicando correttamente le diverse aliquote ai beni trasferiti. Un passaggio delicato che comporta nuove responsabilità e rischi di errori. Ecco cosa sapere.
Autoliquidazione dell’imposta di registro nella cessione d’azienda: novità e criticità
Concetto di autoliquidazione: il contribuente al centro del sistema fiscale
Col termine autoliquidazione si intende l’operazione di calcolo e di versamento in campo tributario eseguito direttamente dal contribuente per l’acconto e il saldo delle imposte (IRPEF, IRES e altre imposte dirette). Tale criterio, in vigore dal 1° gennaio 2025 anche per le imposte indirette, è stato preso a prestito dal procedimento usato per le imposte dirette, sopra citate. È un criterio tecnico con il quale il cittadino provvede in modo autonomo, seppure in ottemperanza di leggi, al calcolo dell’imposta dovuta, in base ad una dichiarazione fiscale o ad un contratto di natura commerciale.
Può essere una autoliquidazione di acconto ovvero di saldo, a secondo i casi. È un versamento diretto di imposte che trova il suo fondamento sulla base di una dichiarazione o di un atto e tutto viene svolto senza l’intervento dell’amministrazione finanziaria. Infatti, il contribuente per detto calcolo deve andare alla ricerca della base imponibile, dell’aliquota o delle varie aliquote da applicare e conoscere esattamente il termine in cui l’imposta complessiva deve essere versata. Il privato in questo caso è “un fa da sé” e deve prendersi tutte le responsabilità nel caso qualcosa non vada per il verso giusto. Facendo un excursus dell’istituto dell’autoliquidazione, è giusto affermare che tale sistema non era conosciuto negli anni 1973/1974 dal sistema tributario perché il quantum dell’imposta di quegli anni era calcolato direttamente dall’amministrazione.
Dal controllo dell’ufficio al rischio calcolo per il contribuente
È solo verso l’inizio o la metà degli anni Ottanta che è entrato in vigore l’istituto dell’autoliquidazione, talvolta anche con le sue complicazioni. Si parla di liquidazione quando il conteggio delle imposte viene svolto dall’amministrazione finanziaria. In questo specifico caso è lo stesso ufficio ad effettuare il calcolo delle imposte, delle sanzioni e degli interessi. Al privato cittadino spettava il dovere di sv