Con una FAQ dell pomeriggio del 6 Dicembre l’Agenzia delle entrate spiega il senso delle lettere di compliance relative ai redditi 2023. Come anticipato su Commercialista Telematico il 5 Dicembre, non vi è nulla da fare da parte dei contribuenti se l’anomalia reddituale è giustificata. La compliance non intende essere minaccia di futuro controllo. Proponiamo il testo integrale della FAQ..
“Non occorre fare nulla. La comunicazione ricevuta ha un valore puramente informativo, non anticipa un’attività di controllo e non richiede di attivarsi per fornire un riscontro all’Agenzia delle entrate.
Qual è il senso di questa comunicazione?
In un’ottica di trasparenza e per far conoscere gli strumenti introdotti dal Legislatore, l’Agenzia delle entrate condivide preventivamente i dati di cui dispone. L’intento dell’informativa è di richiamare l’attenzione sulla possibilità di verificare quanto dichiarato e consentire la correzione in autonomia di eventuali errori.
Se invece ho riscontrato un’inesattezza nel reddito che ho dichiarato, che cosa devo fare?
Nel caso in cui, dopo aver ricevuto la comunicazione, riscontra un’anomalia nella sua dichiarazione, il nostro sistema tributario mette a sua disposizione diverse possibilità, a cominciare dal ravvedimento operoso che, dopo la recente riforma del sistema sanzionatorio, consente di beneficiare di sanzioni più favorevoli rispetto al passato”.