Dopo il 30 novembre, si profilano scadenze fiscali il 16 e 27 dicembre per l’imposta municipale e l’acconto IVA 2023. Ricordiamo che per il calcolo dell’acconto IVA sono previsti tre metodi di calcolo: storico, previsionale o effettivo.
Il metodo previsionale è rischioso per l’incertezza degli importi, mentre quello effettivo assicura una stima precisa.
Specifiche regole valgono per gli autotrasportatori e la liquidazione IVA per cassa. In operazioni straordinarie, l’IVA si basa sull’anno precedente o su uno dei metodi di calcolo.
Passato il tax day, il 30 novembre scorso, cioè il giorno durante il quale si sono concentrate numerosissime scadenze fiscali, gli adempimenti di fine anno non sono terminati. Ulteriori giorni giorni da “cerchiare” nel calendario fiscale sono il 16 e il 27 dicembre. Infatti, i contribuenti dovranno passare alla cassa per versare non solo l’imposta municipale propria, ma anche l’acconto dell’IVA relativo al periodo di imposta 2023.
I contribuenti dovranno valutare la propria posizione scegliendo se calcolare l’acconto applicando il metodo storico, previsionale o delle “operazioni effettuate”.
I tre metodi calcolo dell’acconto IVA
Il primo metodo prende quale base di calcolo l’Iva dovuta (al lordo del preceden