La Corte di Cassazione, Sez. Penale, con la Sentenza 10/05/2023, n. 19603, ha chiarito i presupposti per il reato di sottrazione fraudolenta in un caso di costituzione illecita di fondo patrimoniale.
Al fine della configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte non è necessario l’effettivo avvio di un accertamento fiscale, essendo sufficiente che l’azione sia idonea a rendere inefficace l’esecuzione esattoriale, configurandosi l’illecito penale in termini di reato di pericolo concreto, integrato dal compimento di atti simulati o fraudolenti volti a occultare i propri o altrui beni. Per atti fraudolenti devono dunque ritenersi tali tutti quei comportamenti che, quand’anche formalmente leciti, siano tuttavia connotati da elementi di inganno o di artificio, mettendo a repentaglio, o comunque rendendo più difficoltosa, l’azione di recupero del bene sottratto alle ragioni dell’Erario. (Giovambattista Palumbo)