Come restituire il contributo a fondo perduto non spettante

Le modalità di restituzione del contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del cosiddetto Decreto Rilancio non spettante a seguito di errore nella richiesta.

restituire contributo fondo perdutoRestituire contributo a fondo perduto in tutto o in parte non spettante

Ci è stato segnalato il caso di un cliente di uno Studio Commerciale che si è accorto di aver sbagliato i calcoli della richiesta del contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del cosiddetto Decreto Rilancio, il D.L. 19/5/2020 n. 34, che a breve dovrà essere convertito in legge (e già è noto che ci saranno tante modifiche).

Il contribuente in parola è uno di quelli che già hanno ricevuto i soldi dall’agenzia delle entrate, con accredito sull’IBAN segnalato.

Il problema è sorto ricontrollando il modulo di richiesta, successivamente al ricevimento del contributo sul conto corrente, quando è emerso un errore di calcolo. E’ stato preso un dato sbagliato e così è stato richesto un contributo più elevato rispetto a quanto in realtà spettante.

Dato che le sanzioni applicabili sono molto elevate, si trata di quelle di cui al comma 5 dell’art. 13 del D. Lgs. 471/1997, dal 100 al 200 per cento e senza possibilità di riduzioni, il contribuente ha voluto sistemare la questione.

E la sistemazione è possibile utilizzando le precisazioni contenute nella risoluzione n. 37/E del 26/6/2020: l’agenzia delle entrate ha precisato che le somme dovute a titolo di restituzione del contributo erogato non spettante, oltre interessi e sanzioni, devono essere versate con le modalità di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, esclusa però la compensazione (degli importi) ivi prevista.

 

Codici tributo da utilizzare per restituire contributo

E’ quindi possibile la regolarizzazione dell’indebita percezione restituendo spontaneamente il contributo aumentandolo però delle sanzioni ridotte calcolate col metodo del ravvedimento operoso e degli interessi.

Il versamento spontaneo delle somme da restituire deve avvenire tramite il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (c.d. F24 ELIDE), utilizzando gli appositi codice tributo:

  • il codice “8077” denominato “Contributo a fondo perduto – Restituzione spontanea – CAPITALE – art. 25 decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34”;
     
  • codice “8078” denominato “Contributo a fondo perduto – Restituzione spontanea – INTERESSI – art. 25 decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34”;
     
  • codice “8079” denominato “Contributo a fondo perduto – Restituzione spontanea – SANZIONE – art. 25 decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34”. 

 

Modalità di compilazione del modello F24 ELIDE

In sede di compilazione del modello “F24 ELIDE”, i suddetti codici tributo sono esposti in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, indicando:

  • nella sezione “CONTRIBUENTE”, nei campi “codice fiscale” e “dati anagrafici”, il codice fiscale e i dati anagrafici del soggetto tenuto al versamento;
     
  • nella sezione “ERARIO ED ALTRO”, sono indicati:
    • nel campo “tipo”, la lettera “R”;
    • in “elementi identificativi”, nessun valore;
    • nel campo “codice”, uno dei codici tributo istituiti con la presente risoluzione;
    • in “anno di riferimento”, l’anno in cui è stato percepito il contributo, nel formato “AAAA”;
    • “importi a debito versati”, l’importo del contributo a fondo perduto da restituire, ovvero l’importo della sanzione e degli interessi, in base al codice tributo indicato.

 

Commercialista Telematico

Martedì 2 luglio 2020