Pubblicata dall’Agenzia delle entrate la certificazione unica di regolarità fiscale: è stato approvato lo schema di certificato che permette alle imprese committenti di verificare che le imprese appaltatrici siano dotate dei requisiti richiesti dal collegato fiscale alla legge di Bilancio 2020 (in materia di ritenute negli appalti over 200mila euro. L’Agenzia delle entrate ha approvato i modelli con cui gli uffici dell’Agenzia potranno certificare la presenza dei requisiti (indicati nell’art. 17-bis del Dlgs n. 241/199), ricorrendo alle informazioni presenti nel sistema dell’anagrafe tributaria e ai dati trasmessi dagli agenti della riscossione.
Il certificato, disponibile a partire dal terzo giorno lavorativo di ogni mese, avrà una validità di 4 mesi dalla data del rilascio e non sconta l’imposta di bollo, né tributi speciali.
Il documento è messo a disposizione presso un qualunque ufficio territoriale della Direzione provinciale competente in base al domicilio fiscale dell’impresa, salvo diverso atto organizzativo adottato dal Direttore provinciale. Competente all’emissione del certificato per i grandi contribuenti è la Direzione regionale, che già provvede al rilascio di altre certificazioni quali la certificazione dei carichi pendenti, dell’esistenza di contestazioni in caso di cessione d’azienda, o attestante l’iscrizione all’Anagrafe tributaria al fine di poter fruire delle agevolazioni previste dalle Convenzioni contro le doppie imposizioni.
L’impresa potrà segnalare all’ufficio che ha emesso il certificato eventuali ulteriori dati che ritiene non essere stati considerati. L’ufficio verifica tali dati e richiede, se necessario, conferma delle informazioni relative ai carichi affidati agli agenti della riscossione, in modo da valutare l’emissione di un nuovo certificato. (Vincenzo D’Andò)