La Cassazione, sentenza n. 32185 del 10 dicembre 2019, ha precisato che un atto legittimamente assunto e trasmesso al fisco entra a far parte, a pieno titolo, del materiale probatorio che il giudice di merito deve valutare.
Dunque, secondo tale assunto, le “intercettazioni raccolte nell’ambito di un’indagine penale sono utilizzabili in ambito tributario a sostegno della pretesa dell’Amministrazione finanziaria. Irrilevante che il procedimento penale non abbia poi portato all’apertura di un processo”.