Sempre più dipendenti scelgono di affiancare un secondo lavoro a quello principale, ma non tutto è concesso. Esistono limiti precisi su orario, concorrenza e riservatezza che vanno rispettati.
Quando è possibile lavorare per due datori? E quali rischi si corrono con il doppio impiego? Quali sono le regole per pause e riposi? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Doppio impiego: diritti, doveri e limiti per chi lavora per due datori
Nel corso della vita aziendale può verificarsi che alcuni dipendenti, spesso spinti da esigenze economiche, scelgano di intraprendere un doppio impiego, prestando attività anche per un altro datore di lavoro, anche se attivo in un settore diverso da quello principale.
Decisioni di questo genere sono perfettamente legittime, nonostante impongano una serie di cautele tanto da parte dell’azienda quanto in capo al dipendente interessato.
Analizziamo la questione in dettaglio.
Dipendenti con doppio lavoro: rispetto della normativa sull’orario di lavoro
Il datore di lavoro è tenuto ad assicurarsi che il dipendente, in ragione del contratto stipulato con uno o più soggetti terzi, abbia un impegno orario che, complessivamente, rispetti la normativa in materia di orario di lavoro, definita dal Decreto Legislativo 8 aprile 2003, numero 66 su:
- pause;
- ri